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Economie innovative, sul podio Svizzera, Svezia e Usa. Italia 30esima

Secondo il Global Innovation Index (Gii) la continua ascesa della Cina, salita dal 17 ° al 14° posto, conferma in modo perentorio il Paese nel gruppo delle principali nazioni innovative

di Redazione 25 Luglio 2019 10:41

Un autorevole rapporto delle Nazioni Unite afferma che l'innovazione economica americana non è seconda a nessuno, tranne che a quella della Svizzera e della Svezia.

GLOBAL INNOVATION INDEX


Il report in questione è il Global Innovation Index (GII), punto di riferimento a livello mondiale per conoscere le performance in termini di innovazione di un'economia. Pubblicato dall'agenzia di proprietà intellettuale delle Nazioni Unite (WIPO, World Intellectual Property Organization), il report afferma che "l'innovazione sta fiorendo in tutto il mondo" nonostante un rallentamento economico, l’evoluzione delle guerre commerciali e un'elevata incertezza economica.

SVIZZERA PRIMA, SEGUITA DA SVEZIA E STATI UNITI


L'indice conferma la Svizzera al primo posto - una posizione che ricopre dal 2011 - seguita da Svezia, Stati Uniti, Paesi Bassi e Gran Bretagna. Gli Stati Uniti erano scesi dal quarto posto nella classifica del 2017 al sesto nel 2018 e da quella posizione sono risaliti quest’anno alla terza: meglio negli ultimi 12 mesi ha fatto soltanto la Svezia che dalla terza posizione è passata alla seconda. L’Olanda, invece, è scivolata dal secondo al quarto posto mentre il Regno Unito è slittato dalla quarta alla quinta posizione. Singapore, che nel 2018 era balzata dal settimo al quinto posto, nel 2019 è stato declassato all’ottavo. Israele è salito di un gradino riuscendo ad entrare per la prima volta nella top 10 in decima posizione, diventando il primo paese dell'Africa settentrionale e dell'Asia occidentale a inserirsi nel gruppo delle prime dieci mentre la Corea del Sud si è avvicinata alla top 10 migliorando il proprio ranking da 12 a 11. L’Italia si piazza al trentesimo posto dietro Spagna, Cipro e Malta, ma guadagna una posizione rispetto allo scorso anno.

129 PAESI SOTTO ESAME


Giunto alla sua dodicesima edizione, il Global Innovation Index elabora l’innovazione delle economie di 129 paesi in base a 80 differenti indicatori, che spaziano dalle misure tradizionali come investimenti in ricerca e sviluppo e domande di brevetti e marchi internazionali a indicatori più recenti, tra cui la creazione di app per smartphone e le esportazioni ad alta tecnologia.

GLI SPONSOR DEL REPORT


L'indice è sponsorizzato dall'Organizzazione mondiale della proprietà intellettuale delle Nazioni Unite, dalla SC Johnson College of Business della Cornell University e dall'INSEAD, la scuola di specializzazione con atenei in Francia, Singapore e Abu Dhabi.

In Africa è boom per l’internet mobile


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IL DUELLO CINA E STATI UNITI PER LA LEADERSHIP HI TECH


Da segnalare come, mentre gli Stati Uniti sono riusciti a posizionarsi in terza posizione, la Cina sia risalita dal 17 ° al 14 ° posto. Secondo il rapporto, la continua ascesa della Cina stabilisce fermamente il Paese "nel gruppo delle principali nazioni innovative". "I punti di forza dell'innovazione cinese sono evidenti in numerosi settori: mantiene i massimi livelli nei brevetti nativi, nei disegni industriali e nei marchi di fabbrica , nonché nelle esportazioni nette ad alta tecnologia e nelle esportazioni di beni creativi", sottolineano gli autori del report. Movimenti che confermano che la vera rivalità tra Washington e Pechino non sia tanto, o soltanto, negli scambi commerciali, quanto piuttosto sulla leadership dell’innovazione tecnologica.

DUE PREOCCUPAZIONI PER IL FUTURO


Guardando al futuro, il rapporto afferma che emergono due preoccupazioni che potrebbero rallentare la crescita dell'innovazione. In primo luogo, le spese pubbliche di ricerca e sviluppo "in particolare in alcuni paesi ad alto reddito responsabili della guida della frontiera tecnologica stanno crescendo lentamente o per niente", si legge nel report. "In secondo luogo, un maggiore protezionismo - in particolare il protezionismo che influisce sui settori ad alta intensità tecnologica e sui flussi di conoscenza - comporta rischi per le reti di innovazione globali e la diffusione dell'innovazione", è l’altra fonte di preoccupazione illustrata nel report.
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