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Economia Europa, segnali di rallentamento anche dall’M&A 

A gennaio, in base ai dati elaborati dal team Deals Intelligence di Refinitiv (gruppo Thomson Reuters) i volumi dell’M&A in Europa sono crollati del 68% rispetto a gennaio 2018

6 Febbraio 2019 14:33

Un altro indizio che il 2019 per l’economia europea è partito con il freno a mano tirato lo si evince dalla lettura delle operazioni di M&A (fusioni e acquisizioni) di gennaio. Le informazioni fornite dal team Deals Intelligence di Refinitiv (gruppo Thomson Reuters) mostrano che le operazioni di M&A contabilizzate all’interno nell'Unione europea sono ammontate a 45,7 miliardi di dollari nel mese di gennaio 2019, in calo del 68% rispetto a gennaio 2018. Il valore delle operazioni annunciato a gennaio 2019 è il totale mensile più basso registrato da agosto 2016 e segna la partenza annuale più lenta dal 2015.

UN 2018 BRILLANTE, IL MIGLIORE DAL 2008


Eppure l’intero 2018 aveva registrato un risultato complessivo aggregato di tutte le operazioni di M&A in Europa pari a 1.376 miliardi di euro, cioè il 41% in più rispetto ai 972 miliardi del 2017, e, soprattutto, il volume maggiore degli ultimi 10 anni.

MA L’INTERESSE DALL’ESTERO RESTA SOSTENUTO


Esaminando le tre principali componenti dell’M&A analizzato dagli esperti del team Deals Intelligence di Refinitiv si scopre che i deal relativi alle operazioni di M&A tra società europee è crollato a gennaio 2019 dell’81% rispetto al 2017 (8,07 miliardi contro i 42,1 miliardi di 12 mesi prima) e quelli inerenti le operazioni out bound (cioè con compagnie europee acquirenti e aziende target al di fuori dell’Europa) giù del 71% (da 46,8 miliardi di gennaio 2018 ai 13 miliardi di questo mese di gennaio) mentre le operazioni in bound (con società estere acquirenti di aziende europee) mostra un balzo del 117% (dai 9,2 miliardi di gennaio 2018 ai 20 miliardi di gennaio 2019).

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MANCANZA DI FIDUCIA


Sembrerebbe proprio la conferma della mancanza di fiducia degli europei in se stessi e del proprio futuro: se infatti le aziende europee non fossero interessanti o destinate a non esercitare appeal a livello internazionale, o fosse in atto un trend marcatamente negativo nell’M&A mondiale, non ci sarebbero state le 131 operazioni di fusioni e acquisizioni di aziende europee da parte di soggetti stranieri nel mese di gennaio per un controvalore complessivo superiore ai 20 miliardi di dollari. Si tratta di un aspetto sul quale riflettere in quanto potrebbe portare ad una lenta ma inesorabile perdita di peso industriale e commerciale dell’Europa a livello mondiale oltre al declino politico già è in atto da molti anni.
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