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eCommerce: in Italia il podio va a turismo, elettronica e abbigliamento

17 Novembre 2016 09:33
financialounge -  abbigliamento ecommerce italia turismo

L'eCommerce in Italia fattura circa 20 miliardi di euro, vale i 5% degli acquisti retail ed è trainato da soprattutto da turismo, elettronica di consumo e abbigliamento.


Poco meno di 20 miliardi di euro. A tanto ammonta il giro d’affari dell’eCommerce in Italia nel 2016 con un tasso di crescita annuale del 18%. Le stime sono ricavate dallo scenario del mercato del commercio elettronico presentato dall’Osservatorio eCommerce B2c promosso dalla School of Management del Politecnico di Milano e da Netcomm. Un segmento di notevole importanza, quello dell’eCommerce via smartphone, raggiunge quota 3,3 miliardi di euro evidenziando un tasso di crescita del 63%.


È interessante notare come i circa 20 miliardi di fatturato complessivo annuo dell’eCommerce sono quasi equamente distribuiti tra prodotti (9 miliardi) e servizi (10,6 miliardi). A livello di settori il podio è costituito dal turismo che vale il 44% del totale (e con una crescita annua del 10%), dall’elettronica di consumo (15% la quota di mercato e un tasso di crescita del +28%) e dall’abbigliamento (10% di market share e +27% di crescita annua).


Sullo sfondo, però, altri settori mostrano di crescere a ritmi più elevati e si candidano a recitare ruoli nell’eCommerce italiano di maggiore rilievo nei prossimi anni. Si tratta, per esempio di settori emergenti (dall’alimentare all’arredamento e home living, dal beauty ai giocattoli), che complessivamente vantano già un giro d’affari annuo superiore al miliardo e mezzo e, soprattutto, crescono con tassi tra il +30 e il +50%.


Ma per gli addetti ai lavori non basta: anche nel 2016 l’Italia non riesce a recuperare terreno rispetto ai principali mercati stranieri comparabili al nostro (UK, Francia e Germania), dove l’eCommerce raggiunge penetrazioni da due a quattro volte superiori. Come riuscire a ridurre questo gap? Secondo gli esperti occorre capacità di investimento e di innovazione per garantire che l’esperienza di acquisto sia sempre più semplice e appagante per il consumatore. Ma servono anche consapevolezza (chi punta su questo settore deve mettere in conto di non riuscire a ricavare profitti da subito) ed avere la giusta determinazione.

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