Dove c'è volatilità ci sono anche opportunità

La volatilità dei mercati sembra tornata sotto controllo ma potrebbe riaccendersi in fretta nelle ultime settimane di dicembre. Tuttavia, se ciò accadesse non dovrebbe costituire soltanto una minaccia per gli investitori quanto piuttosto l’ennesima occasione per cogliere interessanti opportunità. Vediamo insieme perché.

Per una serie di ragioni sociali e tecniche, la settimana del Ringraziamento negli Stati Uniti, che inizia il quarto giovedì del mese di novembre, tende ad essere l'inizio di un periodo di scarsa liquidità: le banche e gli imprenditori cominciano a ripulire i loro bilanci in preparazione per il 2016. Quest'anno, però, la carenza di liquidità arriva in un momento critico per il mercato che sta già scontando l'inizio del tanto atteso aumento di tasso di Fed nel mese di dicembre.

“Dal punto di vista storico, ciò che rende questo contesto una situazione così interessante è che la Fed non ha mai iniziato un ciclo di aumento dei tassi nel mese di dicembre. Questo è stato al fine di evitare qualsiasi grandi manovre durante la fine dell'anno. Come si può invece constatare dall’analisi storica, dal 1972 in poi, la Fed ha sempre preferito iniziare il suo ciclo di rialzo dei tassi nella prima metà dell'anno” sottolinea Ludovic Colin, Portfolio Manager Fixed Income di Vontobel Asset Management, che poi suggerisce come gli investitori dovrebbero avvicinarsi alla fine dell'anno: “In primo luogo, non dovrebbero essere sorpresi da qualche incremento a breve termine delle oscillazioni delle quotazioni, causate da un prosciugamento della liquidità. In secondo luogo, bisogna sempre tenere a mente che dove c'è volatilità, ci sono anche opportunità. Pertanto, agli investitori assicureremo la giusta flessibilità in portafoglio per poter cogliere le occasioni che si dovessero presentare”.

D’altra parte l’esperienza di quest’estate dovrebbe essere stata piuttosto indicativa. A fronte di un notevole balzo della volatilità (l’indice VIX che misura le oscillazioni dell’indice S&P500 di Wall Street si è impennato in poche settimane da un valore di 12 fino ad un picco intraday di 53 il 24 agosto all’apice della crisi della Cina che aveva scatenato il panico sui mercati finanziari di tutto il mondo), alcuni investitori hanno potuto acquistare titoli eccessivamente penalizzati che, a distanza di soli due-tre mesi, hanno permesso di far guadagnare tra il 20% e il 30%.