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Dazi, come passare all’offensiva nei prossimi sei mesi

Lo scontro sui dazi tenderà a inasprirsi, ma secondo Sébastien Galy di Nordea AM gli investitori possono trovare contromisure adatte

di Antonio Cardarelli 18 Giugno 2019 14:39
financialounge -  dazi Nordea Asset Management Sebastien Galy

Da qui alla fine dell’anno gli investitori dovranno ancora fare i conti con la guerra dei dazi, che probabilmente sarà destinata a inasprirsi per diventare la “nuova guerra fredda”. Ne è convinto Sébastien Galy, Sr. Macro Strategist di Nordea AM, che però non vede solamente nuvole all’orizzonte.

AUMENTARE LA RESILIENZA


Innanzitutto, specifica Galy, a fronte delle tensioni in aumento tra Cina e Usa è bene aumentare la resilienza “scegliendo un mix di prodotti in grado di ridurre o diversificare il rischio, come ad esempio strategie azionarie long-short”. Secondo lo strategist, quando il conflitto commerciale Usa-Cina raggiungerà l’apice si apriranno interessanti opportunità dall’Europa agli Stati Uniti fino all’India.

OPPORTUNITÀ IN EUROPA


Per quanto riguarda l’Europa, l’obbligazionario potrebbe offrire un potenziale rifugio. Tuttavia Galy preferisce i covered bond della Danimarca (obbligazioni bancarie garantite) rispetto a al debito italiano. Questo perché Nordea crede che “il meno accomodante Erkki Liikanen, candidato numero uno alla Bce, modificherà in misura sostanziale la politica della Banca centrale europea”. Tuttavia, nota Galy, potrebbe passare dal quantitative easing al credit easing (che agisce direttamente sui bilanci delle banche) per andare a ridurre i premi al rischio di credito nell’Eurozona. Sul fronte azionario, l’industria automobilistica tedesca e le banche europee che operano in Asia risentiranno della guerra commerciale. Ma, escludendo la Germania, l’economia europea è in miglioramento e ciò, sottolinea Galy, dovrebbe ripercuotersi positivamente sugli utili. Dunque, complici anche le valutazioni più basse, in definitiva l’Eurozona e i paesi nordici potranno diventare “terre di opportunità”.

USA, RECESSIONE NEL 2021?


Spostando l’attenzione sugli Usa, Galy si pone la domanda del momento: è in arrivo una recessione nel 2021? “Dal punto di vista di un portafoglio fixed income – spiega l’esperto di Nordea AM - le previsioni di recessione in aggiunta a uno shock dei mercati emergenti rendono attraenti le strategie obbligazionarie absolute return, poiché la copertura sul cambio del reddito fisso USA non è priva di costi”. Per quanto riguarda le azioni, l’inasprirsi dei dazi potrebbe generare uno shock sui titoli “growth” come Apple, e sui beni di consumo come Nike. Turbolenze anche nel settore IT per FedEx e, ancora una volta, Apple.
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