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Dazi, firmato l'accordo Usa-Cina. Trump: “Negoziato duro e onesto”

Wall Street reagisce positivamente all’accordo di “fase uno” sui dazi: la Cina si impegna ad incrementare l’acquisto di prodotti (non solo agricoli) ma sul tavolo restano ancora molte questioni aperte

di Redazione 15 Gennaio 2020 18:54
financialounge -  dazi donald Trump

“È stato un negoziato duro e onesto, siamo orgogliosi degli sforzi fatti, nessuno poteva scommetterci”. Con queste parole il presidente Usa Donald Trump, alla presenza del vice premier cinese Liu He, ha “battezzato” la firma della fase uno dell’accordo con la Cina sulla guerra dei dazi. Niente escalation, dunque, ma un primo passo verso la pace definitiva in materia commerciale. Anche se diversi osservatori ritengono ancora troppo "leggero" il contenuto dell'accordo.

“SCAMBI RECIPROCI E CORRETTI”


Un accordo che però segna una tregua dopo uno scontro che dura da circa due anni tra i due colossi dell’economia mondiale. Il presidente Usa ha ricordato come questa intesa sia “un importante passo verso scambi commerciali reciproci e corretti” sottolineando come la firma possa essere “un punto di riferimento per il futuro”.

BENE WALL STREET


Nel corso della cerimonia, che ha fatto da cornice alla sottoscrizione del memorandum, Trump ha voluto ringraziare uno a uno tutti i componenti della squadra che hanno lavorato a questa difficile trattativa. Wall Street ha accolto positivamente il raggiungimento dell’intesa, con gli indici principali che in apertura e durante il discorso di Trump sono rimasti in area +0,50%. Le piazze europee, a partire da Milano che ha chiuso a -0,69%, hanno invece perso qualche decimale.

ATTESA PER LA FASE DUE


Un segnale che i mercati non sono completamente soddisfatti dell’accordo, che di fatto non risolve definitivamente lo scontro commerciale anche se indica la strada giusta. L’attesa, dunque, è per la “fase due” che Trump ha però rimandato a dopo le elezioni presidenziali di novembre. La seconda fase, quindi, si presenta più difficile poiché verranno messi sul tavolo temi molto delicati come quello della proprietà intellettuale.

I DAZI ANCORA IN VIGORE


Di fatto, l’accordo presentato in pompa magna da Trump non elimina i dazi sulle merci cinesi: gli Usa hanno già fatto sapere di non avere intenzione di eliminare i dazi al 25% su 250 miliardi di dollari di importazioni cinesi. Anche se indubbiamente, per il momento, l’escalation è stata evitata e l’introduzione dei (previsti) nuovi dazi è saltata.

L’IMPEGNO CINESE


L’accordo prevede, da parte cinese, l’impegno ad acquistare maggiori prodotti americani per 200 miliardi di dollari nel giro di due anni. Oltre a 32 miliardi di prodotti agricoli, la Cina si è impegnata a comprare 80 miliardi di dollari di prodotti manifatturieri e 50 di forniture elettriche.
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