Crolla la Borsa di Tokyo

Dopo aver toccato ieri, a quota 15.627 punti, il massimo dal novembre 2007, il Nikkei 225, l’indice azionario della Borsa di Tokyo, ha chiuso stamani con un tonfo del 7,32%. Secondo gli osservatori sono due le principali ragioni del crollo odierno.

In primis, la convinzione che la Federal Reserve americana possa discutere, non tanto sull'eventualità di uscire anticipatamente dagli acquisti sui titoli di Stato USA effettuati attualmente tramite il quantitative easing da 85 miliardi di dollari al mese, quanto sul timing di questa operazione.

In secondo luogo, la diffusione della notizia, avvenuta stamani, dell'indice PMI in Cina che è sceso a maggio a 49,6 da 50,4 di aprile: una contrazione inaspettata che ha dato il là a un forte movimento di vendite sul listino azionario giapponese e che, a sua volta, ha contagiato le piazze finanziarie europee che hanno iniziato la seduta odierna in caso di oltre due punti percentuali.

Da notare, tuttavia, che il Nikkei 225, nonostante la profonda correzione di oggi, mantiene un guadagno del 39% da inizio anno e del 74,6% dal minimo di giugno del 2012. Vedremo nei prossimi giorni se si sia trattato di una correzione salutare dopo un rally così prolungato e sostenuto, oppure se si stia configurando una vera e propria inversione di tendenza.