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La crisi coronavirus passerà, ma il mondo sarà cambiato: più digitale e più ecommerce in futuro

In che modo l’epidemia potrà cambiare le nostre abitudini di lavoro e di vita? A Financialounge.com le riflessioni di Matteo Bertini, Direttore Mediashopping (Mediaset)

di Chiara Merico 12 Marzo 2020 12:39

Cosa cambierà dopo il passaggio dell’epidemia di coronavirus? Mentre si cerca di contenere il contagio e in molti provano a fare le prime stime dei danni sull’economia, qualcuno prova a vedere oltre. Come Matteo Bertini, Direttore Mediashopping (Mediaset), che parlando con Financialounge.com ha provato a mettere in fila alcune riflessioni.

COME LE PIENE DEL NILO


“Il coronavirus sarà sotto certi aspetti come le piene del Nilo, che al tempo degli antichi egizi distruggevano tutto per poi lasciare il terreno più fertile”, spiega Bertini. “L’epidemia sta costringendo la società ad adottare strumenti nuovi”, che ci ritroveremo tutti in eredità una volta passata l’emergenza.

SMARTWORKING, VINCERE LE RESISTENZE


A cominciare dallo smartworking, una modalità di lavoro che in queste settimane stanno adottando centinaia di migliaia di lavoratori, rendendo concreto ciò che fino a qualche tempo fa sembrava impossibile. “Introdurre lo smartworking è difficile: bisogna vincere le resistenze delle aziende, per le quali è complesso cambiare meccanismi e modalità di lavoro consolidate, che hanno finora portato buoni risultati”, sottolinea Bertini. “L’emergenza ha costretto le aziende a dotarsi in fretta degli strumenti necessari e le persone stanno cominciando a capire”.

UN ACCELERATORE PER L’ECONOMIA


L’effetto finale potrà essere positivo, osserva Bertini. “Si prenderà coscienza del fatto che non c’è un modo solo di lavorare: le aziende avranno capito, le strutture informatiche si saranno adeguate e le persone saranno in grado di utilizzare questo acceleratore, che è uno strumento di sviluppo per l’economia”.

BOOM PER L’ECOMMERCE


Un altro aspetto importante riguarda la diffusione dell’ecommerce, essenziale in questo periodo di clausura forzata. “Persone come i miei genitori, che non avevano mai pensato di poter fare la spesa online, ora lo stanno facendo: ho dovuto spiegare loro come fare e ora usano l’ecommerce”, racconta il manager. “Questa attività conoscerà uno sviluppo ulteriore anche dopo l’epidemia, perché è entrata nella testa della gente: il coronavirus ci lascerà strumenti digitali e fisici, ma soprattutto cambierà il nostro modo di pensare”.

FINALMENTE L’EUROPA


E anche a livello più alto l’epidemia potrebbe avere conseguenze inattese: “Spero che questa emergenza possa portare allo sviluppo dell’Europa: l’intenzione c’è, è una delle primissime volte in cui vedo che le istituzioni europee si stanno muovendo non tanto sul lato economico quanto proprio sui cittadini, mettendoli davanti a tutto”.
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