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Timori sulla crescita? Per i top manager hi tech Usa sono esagerati

Nelle scorse settimane alcuni top manager di più di una dozzina di aziende tecnologiche hanno acquistato quantità significative di azioni della propria società, soprattutto nel settore dei semiconduttori

di Redazione 25 Giugno 2019 15:00

Le guerre commerciali e una curva dei rendimenti invertita sembrano preannunciare la fine dell'espansione economica degli Stati Uniti ma il top management dell’hi tech USA si muove in controtendenza, con attività che rivelano agli investitori che le loro paure sono, probabilmente, esagerate. Nelle scorse settimane, infatti, i dirigenti di più di una dozzina di aziende tecnologiche hanno acquistato quantità significative di azioni della propria società: il flusso di acquisto nel settore tecnologico è molto insolito e, proprio per questo, è balzato agli occhi degli analisti più attenti. Non solo.

MASSICCI ACQUISTI SULLE AZIENDE DEI CHIP


Gli acquisti sono stati particolarmente pronunciati nelle società dei chip, che sono particolarmente sensibili alla guerra commerciale con la Cina e ai cambiamenti nelle prospettive di crescita. Più in generale, tutto il settore tecnologico è tra i più sensibili dal punto di vista economico, quindi gli acquisti di azioni da parte di coloro che hanno i posti in prima fila risultano particolarmente significativi.

UNIVERSITA’ DEL MICHIGAN


Gli studi dell'Università del Michigan, e una schiera di esperti tra i quali Nejat Seyhun, professore alla School of Business di Ross, Carr Bettis, ricercatore di mercato, hanno dimostrato negli anni che gli acquisti di titoli aziendali da parte di addetti ai lavori spesso precedono movimenti rialzisti sia nelle singole azioni, che a livello settoriale o dell’intero mercato azionario.

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UNA TEORIA CONTRARIAN


Il recente acquisto da parte di ‘addetti ai lavori’ nel settore tecnologico conferma una teoria contrarian secondo la quale ci sono più che sufficienti stimoli economici in cantiere per sostenere l'attuale debolezza economica.

I FRUTTI DEI NUOVI STIMOLI TRA AGOSTO E SETTEMBRE


James Paulsen, responsabile degli investimenti strategici del gruppo Leuthold, cita lo spostamento verso il basso della curva dei rendimenti. Si tratta di un fenomeno diverso dall'inversione della curva dei rendimenti, perché rende i finanziamenti per gli investimenti più economici su tutta la linea. Inoltre si nota anche un aumento dell'offerta di moneta circolante mentre il calo dei prezzi delle materie prime e l'aumento della spesa pubblica costituiscono il propellente per il nuovo stimolo economico in cantiere. Uno stimolo di questa portata richiede tuttavia circa 6-8 mesi per materializzarsi: in base a queste tempistiche dovrebbe manifestarsi un miglioramento dei dati economici entro agosto o settembre.

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UN NUOVO RALLY GUIDATO DALLA TECNOLOGIA


"Le attuali e diffuse preoccupazioni sul rischio di recessione, la debole crescita economica e il deludente risultato dei profitti aziendali potrebbero attenuarsi in modo sostanziale alla fine dell'estate o all'inizio dell'autunno", afferma convinto Paulsen che è particolarmente ottimista per la tecnologia, proprio sulla scia della recente ondata di acquisti di ‘top manager dell’hi tech. "Se il mercato rialzista continuerà la corsa, la tecnologia guiderà il rally", afferma Paulsen. Chi ci spera può restare investito sui settori economicamente sensibili come la tecnologia o all’intero mercato azionario. D’altra parte se i top manager delle aziende tecnologiche che hanno acquisto i titoli delle proprie società e Paulsen avranno ragione lo si vedrà nel giro di pochi mesi.
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