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Credito al consumo, come intercettare una clientela digital mind

Cresce tra la clientela del credito al consumo quella di tipo digital mind (con approccio mentale incline alla comunicazione digitale) che orienterà la domanda futura.

29 Dicembre 2016 09:46
financialounge -  credito al consumo prestiti rivoluzione digitale

La tendenza al rialzo delle nuove richieste di prestiti da parte delle famiglie italiane è ormai in atto da oltre due anni. Nel mese di novembre, infatti, è stato registrato un incremento del +6,6% rispetto allo stesso mese del 2015, del numero di interrogazioni sul Sistema di Informazioni Creditizie di CRIF relative a richieste di nuovi prestiti da parte delle famiglie italiane.

L’accelerazione dello scorso mese ha trainato al +7,3% la crescita dei primi 11 mesi del 2016 , sebbene i valori risultino ancora distanti rispetto al biennio 2009-2010 pre crisi. Un trend positivo agevolato dalle offerte sempre più interessanti da parte degli operatori di settore, grazie ad un contesto in miglioramento sia sul fronte della acquisizione di capitali da parte delle aziende di credito e sia sul versante della  riduzione degli indicatori di rischiosità.
Ecco allora che la vera sfida per il 2017 per le aziende di credito consiste  nel riuscire ad intercettare una clientela sempre più digital mind (che ragiona cioè con un approccio mentale incline alla comunicazione digitale).
Si tratta di un nuovo paradigma che vede una domanda di credito al consumo basata su processi al credito comodi,  rapidi e trasparenti, in linea cioè con i nuovi standard tecnologici e cognitivi. E’ pertanto indispensabile da un lato la massima flessibilità per riuscire ad adeguarsi all’esperienza di accesso al credito da parte dei cittadini consumatori mentre dal’altro, gli operatori del credito dovranno tenere sotto stretta osservazione il merito creditizio dei richiedenti il finanziamento al fine di scongiurare fenomeni di sovra-indebitamento.
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