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Italiani sempre più attratti dagli investimenti responsabili

La ricerca “Il risparmiatore responsabile in Italia”, presentata nella prima giornata della settimana SRI, certifica la crescita del settore.

10 Novembre 2017 11:54
financialounge -  ambiente Antonio Bottillo ESG Etica Sgr investimenti responsabili Natixis Investment Managers Pietro Negri Salone SRI Settimana SRI

L’interesse verso gli investimenti sostenibili in Italia sta aumentando. Non si tratta solo di una sensazione registrata tra gli addetti ai lavori, ma di un dato certificato dall’indagine “Il risparmiatore responsabile in Italia”, presentata nei giorni scorsi a Roma in occasione dell’apertura della settimana SRI. Il 40% degli intervistati ritiene che i temi ambientali, sociali e di governance siano molto importanti nel settore finanziario, un dato in netta crescita rispetto al 23% registrato nel 2013. Inoltre il 92% considera importante incentivare gli investimenti responsabili e il 44% vuole avere informazioni, dalla banca o dal consulente, sulla sostenibilità dei propri investimenti.

Alla luce di queste premesse, l’edizione 2017 della settimana SRI (con eventi in programma tra Roma e Milano dall’8 al 17 novembre, tra cui la seconda edizione del Salone SRI) presenta aspetti di grande attualità. Sempre guardando ai risultati dell’indagine condotta dal Forum per la Finanza Sostenibile e da Doxa, con il sostegno di Gruppo Generali e Natixis Global Asset Management, si scopre che oltre 60% degli intervistati è disposto a investire in prodotti SRI (dall’inglese Sustainable and Reponsible Investment) e il 56% ritiene che le imprese che adottano politiche di sostenibilità siano più redditizie.

[caption id="attachment_120377" align="alignnone" width="620"]Il 40% degli intervistati ritiene molto importanti i criteri ambientali (Fonte: "Il risparmiatore responsabile in Italia", 2017) Il 40% degli intervistati ritiene molto importanti i criteri ambientali (Fonte: "Il risparmiatore responsabile in Italia", 2017[/caption]

Un dato, quest’ultimo, confermato anche da altri studi e che sicuramente sarà al centro degli eventi in programma nei prossimi giorni insieme alla richiesta di maggiore trasparenza sui temi legati agli investimenti ESG (dall’inglese Environmental, Social, Governance). Illustrando i principali risultati dell’indagine, Simone Pizzoglio (Doxa) ha spiegato come l’edizione 2017 della ricerca mostri (scaricabile qui) “risparmiatori più cauti, meno inclini al cambiamento, che si orientano verso prodotti consigliati piuttosto che investire autonomamente. È cresciuta anche la fiducia nei confronti del proprio istituto bancario e assicurativo e, soprattutto, del proprio consulente finanziario”.

“L’indagine attesta un significativo aumento dell’attenzione per gli investimenti sostenibili: il nostro auspicio è che l’industria finanziaria sappia potenziare l’offerta per intercettare pienamente le nuove istanze di sostenibilità ambientale e sociale”, ha commentato Pietro Negri, Presidente del Forum, che in quest’ottica ha richiamato l’attenzione sull’importanza dei PIR.

Lucia Silva (Gruppo Generali) ha sottolineato l’importanza di una comune tassonomia sui prodotti SRI e l’integrazione dei criteri ESG per una più efficace gestione dei rischi; Antonio Bottillo, Managing Director di Natixis Global Asset Management Italy ha evidenziato la capacità delle strategie SRI di creare rendimenti nel lungo periodo e di intercettare trend emergenti come la transizione energetica e l’invecchiamento della popolazione. Infine, Gian Franco Giannini Guazzugli (ANASF) ha sottolineato l’importanza della formazione dei consulenti e la possibilità di disporre di un’ampia offerta di prodotti SRI.
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