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Cautela sull’oro

26 Luglio 2013 08:00
financialounge -  oro rendimenti
Una forte correzione e, ora, la ricerca di un punto di stabilizzazione. L’andamento del prezzo dell’oro negli ultimi tre anni è praticamente a saldo zero.

Partita nel luglio 2010 da quota 1.200 dollari l’oncia, la quotazione è via via salita fino ad impennarsi a 1.900 dollari l’oncia il 5 settembre 2011 nel culmine della crisi del debito sovrano della zona euro: da quella data, però, è proseguito un lento ma inesorabile declino con alti e bassi fino al dicembre dello scorso anno. Da gennaio di quest’anno, invece, il piano inclinato si è ulteriormente irripidito anche per due eventi straordinari.

Il primo, datato 12 aprile, ha visto un ordine di vendita allo scoperto (cioè al ribasso) da parte di una banca d’affari internazionale che ha fatto cadere dell’8% il prezzo. Il secondo, invece, è stato seguente all’annuncio della possibile riduzione della extra liquidità da parte della Fed che ha provocato un rialzo del dollaro e un forte ulteriore calo del metallo giallo. Ora si delineano due scenari.

Nel primo, l’oro potrebbe scendere ancora fino alla soglia psicologica dei 1.000 dollari per oncia. Al contrario, nuovi acquisti da parte delle banche centrali, la chiusura di alcune delle posizioni al ribasso di grandi speculatori internazionali (banche d’affari, hedge fund, etc.) e un nuovo terremoto sui mercati finanziari potrebbero sostenere un rimbalzo. Secondo gli esperti, però, entrambi gli scenari sono da ritenere piuttosto estremi.

Più probabile, invece, un andamento laterale intorno a questi valori, tendente leggermente al ribasso per i prossimi 3-6 mesi, per poi diventare lievemente rialzista nei successivi 3-6 Anche perché, come fanno notare gli addetti ai lavori, l’attuale quotazione (tra 1.200 e 1.250 dollari l’oncia) è vicina alla soglia stimata (pari a circa 1.250 dollari l’oncia) che rende conveniente le estrazioni del prezioso metallo giallo.
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