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Caterpillar: il barometro dell'attività economica

11 Febbraio 2013 09:00
financialounge -  benchmark cina consumi economia Europa settore immobiliare trend USA
A fine gennaio Caterpillar, il primo produttore al mondo di macchine pesanti per il movimento della terra, ha pubblicato i propri risultati del quarto trimestre 2012. Il fatturato, per il rallentamento della domanda, è risultato in flessione del 7% a 16,08 miliardi di dollari e l’utile è sceso del 55% a 697 milioni di dollari.

Nel trimestre l’earnings per share (eps) si ferma così a 1,04 dollari per azione dai 2,32 dollari per azione dello stesso periodo dell'anno scorso. Risultati su cui pesa una frode contabile scoperta presso Zhengzhou Siwei Mechanical & Electrical Manufacturing, una compagnia cinese acquistata la scorsa estate, con una svalutazione di 580 milioni di dollari, pari a 0,87 dollari per azione. In ogni caso Caterpillar ha chiuso l’intero 2012 con un aumento del 15% nei profitti a 8,48 dollari per azione e ricavi a 65,9 miliardi, in crescita del 10% sul 2011.

Caterpillar è spesso visto come barometro dell’attività economica. Il gruppo ritiene che la debolezza economica mondiale continuerà nella prima parte dell’anno e ha tagliato le proprie stime sui ricavi 2013 a 60-68 miliardi di dollari contro i 62,7-69,3 precedenti. Il taglio riflette il livello di incertezza che si vede nel mondo oggi perché, per il gruppo USA, il trend di debolezza difficilmente si invertirà nel 2013 a causa della situazione in Europa dove i problemi continueranno per tutto l'anno.

Il gruppo si attende però miglioramenti dell'economia americana, anche se non al pari dei tassi di crescita del 2010-2011, con un recupero del mercato immobiliare USA e in Cina con una crescita più forte delle aspettative. In particolare Caterpillar ritiene che la crescita si attesterà all’8,5% contro l’8,2% indicato dal Fondo Monetario Internazionale, assumendo che il governo cinese mantenga politiche a favore della crescita nel corso del 2013. Certo, non ci si aspetta un nuovo boom cinese sui livelli del 2010-201, ma miglioramenti sui prezzi delle commodity e sulla domanda.
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