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Borse, la preferenza di Europa rispetto a Wall Street può proseguire

Se l’euro frena la corsa al rialzo e Wall Street mantiene le posizioni, l’azionario Europa evidenzia fondamentali e prospettive migliori di quello americano.

24 Agosto 2017 09:34
financialounge -  Credit Suisse crescita economica Europa mercati azionari Wall Street

Lo slancio dei mercati europei dopo la vittoria di Macron al primo turno delle elezioni francesi ha permesso ai listini dell’Europa di superare quelli degli Stati Uniti: infatti dal primo gennaio di quest’anno al 17 maggio l’indice S&P500 di Wall Street si è fermato a un +5,3% mentre lo Stoxx 600 ha realizzato un +8,2% e l’Eurostoxx addirittura un +9,9%. Ma negli ultimi tre mesi (dal 17 maggio al 18 agosto) questa forbice a favore dell’azionario europeo si è capovolta: infatti mentre l’S&P500 ha messo a segno un +2,9%, l’Eurostoxx ha perso il 2,7% e lo Stoxx 600 un -4,3%.

Tuttavia, nonostante questa parentesi, il mercato azionario europeo resta più attraente rispetto a Wall Street. A favore dell’azionario europeo giocano diversi fattori.

In primis la crescita economica diffusa in tutti i paesi con ricadute positive sui margini aziendali e sugli utili. In base alle ultime stime diffuse dagli analisti di Thomson Reuters, la crescita dei profitti 2017 delle aziende dell’indice Stoxx 600 azionario Europa si attesterà a +15,9% con un ulteriore +10% nel 2018. Le valutazioni prospettiche dell’azionario europeo nei prossimi 12 mesi risulterebbero pertanto più convenienti rispetto a quelle dell’S&P500 di Wall Street che attualmente evidenzia un rapporto prezzo / utili (p/e) a quota 19,7 che scende a 17,9 includendo però sia la crescita degli utili attesi per quest’anno (+11,1%) e quelli per il 2018 (+11%) contro il p/e di 16 dello Stoxx 600. D’altra parte il ritardo delle performance dello Stoxx 600 rispetto all’S&P500 dal 9 marzo 2009 (minimo dei mercati azionari post crisi Lehman Brothers) a oggi è di 53 punti percentuali che sale a circa 65 punti nel caso dell’Eurostoxx.

“L’allocazione alle azioni dell’Eurozona quest’anno costituisce un buon esempio della gestione dinamica delle esposizioni di portafoglio” fanno sapere gli esperti di Credit Suisse che poi spiegano: “A inizio anno, la view della nostra casa d’investimento sulle azioni dell’Eurozona è stata prudente poiché le incertezze politiche (in particolare le preoccupazioni sull’esito delle elezioni in Francia) hanno dominato il sentiment relativo alla zona euro. Nell’ambito dei nostri portafogli, abbiamo pertanto conferito alle azioni dell’Eurozona una ponderazione tattica sostanzialmente inferiore rispetto a quanto suggerito dalla nostra asset allocation strategica (SAA) sul lungo termine”.

Ma poi, nel momento in cui l’Eurozona ha, di fatto, evidenziato una significativa underperformance rispetto al resto del mondo, dopo che alcuni dei rischi avevano iniziato a venir meno, la ponderazione è stata incrementata gradualmente a gennaio e febbraio.

“A marzo, abbiamo avviato una ponderazione significativamente maggiore rispetto alla SAA quando la View della casa sulle azioni dell’Eurozona è stata riportata a positiva. La successiva buona performance del mercato dell’Eurozona ci ha portati a ridurre l’esposizione a metà giugno, e abbiamo investito i proventi su altri mercati ritenuti interessanti” specificano i professionisti di Credit Suisse che, nonostante tutto questo, restano ancora positivi sulle azioni dell’Eurozona come peraltro riflesso in una modesta sovra ponderazione in portafoglio.
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