Borse europee: ora il rialzo dipende dagli utili

Tra il primo gennaio e il 30 maggio scorso l’indice Stoxx 600, rappresentativo dei 600 titoli europei più importanti quotati su tutti i listini azionari del Vecchio Continente, ha registrato un rialzo del 4,87%. Sempre il 30 maggio, l’ultimo report di Thomson Reuters indicava che l’incremento medio dei profitti del primo trimestre dell’anno dello Stoxx 600 relativi al 44% del paniere si attestava a +2,2%.

Sempre in quel report gli analisti di Thomson Reuters segnalavano che il rapporto prezzo utili prospettico si posizionava a 14,6. Si tratta di un valore in linea con la media degli ultimi 10 anni: proprio questo elemento conferma che il mercato azionario europeo difficilmente potrà salire nei prossimi mesi senza un robusto aumento dei profitti aziendali.
E qui entrano in gioco le previsioni di Thomson Reuters per i prossimi trimestri di quest’anno: in base alle stime degli analisti nel secondo trimestre gli utili azionari europei dovrebbero crescere del 20,2% nel secondo trimestre, del 14,7% nel terzo e del 39,3% nel quarto.

Una successione, quindi, molto più dinamica di quella vista negli ultimi trimestri ma che, qualora fosse confermata dai dati effettivi di bilancio, proietterebbe la crescita complessiva degli utili 2014 dello Stoxx 600 al +7,7% su base annua. Un risultato che dovrebbe essere trainato in particolare dai settori tecnologico (+25,7% rispetto agli utili 2013), industriale (+16,3%), materiali di base (+12,7%), finanziario (+12,2%), dei beni di consumo ciclici (+10,4%) e dell’energia (+9,1%): sotto la media invece sia il settore dei beni di consumo di prima necessità (+4,8%) e dell’healthcare (+2,2%) mentre addirittura in rosso dovrebbero finire i risultati netti di bilancio annui relativi ai settori delle telecom (-12,6%) e delle utilities (-16,7%)