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Dati sul lavoro Usa negativi, ma Wall Street limita i danni

Avvio di poco sotto la parità per la Borsa di New York, nonostante i dati pesanti sul lavoro Usa. Le Borse scontano le incertezze sulla produzione di petrolio e il milione di contagi nel mondo da coronavirus

di Fabrizio Arnhold 3 Aprile 2020 16:00
financialounge -  borse mercati petrolio Piazza Affari

Wall Street apre in ribasso di mezzo punto percentuale e limita i danni, dopo i dati allarmanti sulla disoccupazione Usa. Le Borse europee, dopo un avvio incerto, restano negative ma non aumentano i ribassi. Pesano i dubbi sul petrolio. Restano, infatti, molte incognite circa un accordo sul prezzo del greggio tra Arabia Saudita e Russia, con la mediazione del presidente Donald Trump. Ieri il petrolio ha rimbalzato, oggi torna a salire più del 10%. Piazza Affari segna -0,93%, Francoforte -0,10%, Parigi -1,01 e Londra -0,81%.

I DATI SULLA DISOCCUPAZIONE USA


Il rapporto sul mercato del lavoro Usa per il mese di marzo segna un tasso di disoccupazione in crescita, al 4,4% dal 3,5% di febbraio. Per registrare una variazione così negativa bisogna tornare indietro fino al 1975. L’attesa del mercato era per un aumento al 3,7%. E anche le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Stati Uniti sono arrivate a 6,6 milioni. L’effetto del lockdown comincia ad avere pesanti ripercussioni sull’economia, lasciando presagire una sempre più probabile recessione a livello globale. Bank of America Merrill Lynch stima un tasso di disoccupazione negli Usa che potrebbe salire dall’attuale 3,5% al 15,6%, mettendo a rischio fino a 20 milioni di posti di lavoro.

I MARGINI DELLA BANCA CENTRALE CINESE


Nella Cina che tenta di ripartire, dopo l’epidemia, la Banca centrale cinese ha ampio margine di manovra per contrastare lo shock economico causato dal coronavirus. Lo ha affermato il vicegovernatore della Banca, Liu Guoqiang, aggiungendo che la ripresa del lavoro e il sostegno alla crescita economica sono la priorità della politica monetaria, esprimendo cautela sul taglio dei tassi di riferimento. 

I titoli petroliferi provano a rialzare la testa


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RIMBALZA IL PETROLIO


Ieri il presidente Usa, Donald Trump, ha annunciato con un tweet il successo nella mediazione tra Russia e Arabia Saudita, sul taglio alla produzione. Le quotazione del greggio sono salite, arrivando a guadagnare il 40%. La ripresa del prezzo del petrolio ha dato slancio anche alle quotazioni del comparto Oil&Gas, con l’indice settoriale che ha messo a segno un aumento di oltre 5 punti percentuali in Europa.
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