Contatti

BCE

BCE: tassi invariati, QE ridotto a 30 miliardi fino a settembre

Aggiornamenti, commenti e analisi sulla riunione del Consiglio direttivo: la giornata minuto per minuto.

26 Ottobre 2017 10:19
financialounge -  BCE euro Mario Draghi quantitative easing tapering tassi di interesse

Secondo previsioni, la BCE ha annunciato tramite una nota la riduzione del Quantitative easing a 30 miliardi a partire da gennaio e fino a settembre 2018, dimezzando di fatto i 60 miliardi previsti fino a dicembre di quest'anno. Tuttavia, come già accaduto in passato, la BCE fa sapere che gli acquisti di titoli potranno protrarsi anche oltre se necessario, tenendo conto dell'obiettivo del 2% di inflazione. Nessuna novità sul costo del denaro che resta invariato. Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali resta a zero, il tasso sulle operazioni marginali resta allo 0,25 per cento e il tasso sui depositi presso la banca centrale resta al meno 0,40%.
Grazie anche alle rassicurazioni di Draghi, la risposta dei mercati è stata positiva: lo spread BTP/Bund è sceso a 153 punti contro i 155 di inizio giornata e Piazza Affari ha chiuso a + 1,61%. L'euro ha perso l'1,05% sul dollaro, attestandosi a 1,165. Altro elemento molto importante, l'annuncio che la BCE reinvestirà il capitale dei titoli a scadenza nell'acquisto di altri titoli affiancando, di fatto, il QE vero e proprio.
"L’Eurosistema - si legge nella nota BCE - reinvestirà il capitale rimborsato sui titoli in scadenza  per un prolungato periodo di tempo dopo la conclusione degli acquisti netti di attività e in ogni caso finché sarà necessario. Ciò contribuirà sia a condizioni di liquidità favorevoli sia a un orientamento di politica monetaria adeguato.
Le operazioni di rifinanziamento principali e le operazioni di rifinanziamento a più lungo termine con scadenza a tre mesi continueranno a essere condotte mediante aste a tasso fisso con piena aggiudicazione degli importi richiesti, finché necessario e almeno sino al termine dell’ultimo periodo di mantenimento delle riserve del 2019".

LA NOSTRA DIRETTA

[18:00] BCE, RISPOSTA POSITIVA DAI MERCATI

https://twitter.com/FinanciaLounge/status/923581803675430912

[17:37] I COMMENTI DI STATE STREET E ANIMA
Secondo Brendan Lardnerd di State Street Global Advisors: "Il tono dell’annuncio potrebbe essere interpretato come leggermente accomodante, dato che non è stata fornita una data definitiva per la fine programma di acquisto dei titoli e la BCE ha tenuto sotto controllo le attese in merito a un rialzo dei tassi di interesse grazie alle proprie indicazioni prospettiche". Questo il commento di Mario Pavan, Portfolio manager obbligazionario di ANIMA: “La Banca Centrale mantiene la flessibilità di modificare (aumentando gli acquisti o estendendo la durata) il programma di quantitative easing. Mario Draghi ha sottolineato come il momentum della crescita in area euro resti sostenuto: questo ci fa ipotizzare il proseguimento dei flussi di capitale in acquisto di assets europei che hanno supportato sia i mercati finanziari dell’area che la valuta comune”.

[17.00] PICTET: "CON LA RIDUZIONE DEL QE SI AVVIA A CONCLUSIONE LO TSUNAMI DELLA LIQUIDITA'"
Per Andrea Delitala, Head of Investment Advisory di Pictet Asset Management: "Al di là dei dettagli, siamo al giro di boa della politica monetaria. Le circostanze eccezionali che avevano caratterizzato la grande recessione di origine finanziaria avevano reso indispensabile l’attivazione di politiche monetarie straordinarie, sia per gli Usa sia per l’Europa: ora l’emergenza è conclusa e il cortisone della liquidità non ha più necessità di essere somministrato. Resta il grande mistero dell’inflazione, come l’ha definito anche il presidente della Fed Janet Yellen. A fronte di un mercato del lavoro vicino al pieno impiego, c’è tepore sui salari, controcorrente rispetto a quanto suggerirebbe la curva di Phillips. Potrebbe trattarsi solo di un vuoto d’aria, di un intoppo di tipo ciclico (che è la tesi della Fed), ma potrebbe essere anche un problema strutturale dovuto allo shock tecnologico e all’andamento della curva demografica".

[16.49] HERMES: "BCE ANCORA CAUTA, CONDIZIONI MONETARIE ACCOMODANTI PER I PROSSIMI DUE ANNI"
"Pur con l’avvio del tapering, nei prossimi due anni il quadro generale della politica monetaria resterà molto accomodante. Dopotutto, il processo di riduzione degli acquisti indica che il bilancio della BCE continuerà a crescere ancora nel 2018, solo ad un ritmo più lento. L’Asset Purchase Programme è in procinto di aumentare dai circa €2,2 trilioni fino a €2,6 trilioni a settembre del 2018. Dopo quella data, la politica di reinvestimento delle obbligazioni in scadenza garantirà che il bilancio della BCE rimanga consistente per lungo tempo, mentre la flessibilità insita nell’APP consentirà di aumentare gli acquisti in caso di circostanze avverse", ha commentato Silvia Dall’Angelo, Senior Economist di Hermes Investment Management.

[16:29] ALCENTRA: "ANNUNCIO TALMENTE IN LINEA DA ESSERE DELUDENTE"
“L’annuncio odierno di Draghi è stato talmente in linea con le aspettative da risultare quasi deludente - ha commentato Paul Hatfield, Global Chief Investment Officer di Alcentra (BNY Mellon IM) - Anche se i bund potrebbero beneficiare della decisione della BCE e l’euro potrebbe indebolirsi leggermente, non ci sono state sorprese di alcun tipo, pertanto ci aspettiamo che i mercati restino ai livelli attuali con movimenti limitati nel futuro prevedibile. Draghi si è lasciato aperta una via di sicurezza che gli permette di tornare a intervenire qualora i dati macro dell’Eurozona tornino a peggiorare. Non prevediamo rialzi dei tassi almeno per i prossimi 12 mesi”.

[16:15] DA NOVEMBRE I DATI SUI REINVESTIMENTI
Per incrementare la trasparenza nella comunicazione, la BCE ha deciso di pubblicare - a partire dal 6 novembre - un resoconto dei rimborsi dei titoli a scadenza, con un orizzonte temporale sui 12 mesi. Il capitale dei titoli di Stato verrà utilizzato per nuovi acquisti nello stesso mese di scadenza o al massimo entro due mesi. In questo modo la BCE fornirà un quadro più completo degli acquisti divisi per nazione. Secondo le previsioni dello stesso Draghi, a un certo punto questi reinvestimenti diventeranno "massicci".

[15:29] DRAGHI: "SBAGLIATO FARE PARAGONI CON LA POLITICA DELLA FED"
Nel corso della conferenza stampa, Draghi, interpellato sulla volontà di seguire l'esempio della Federal Reserve che ha ritoccato i tassi 15 mesi dopo la fine del programma di acquisti, ha ribadito che non è corretto fare paragoni tra le situazioni in USA e in Europa. "Non chiamate questa operazione tapering - ha detto Draghi - si tratta di una riduzione collegata al raggiungimento dei nostri obiettivi. In USA c'era un contesto diverso dal nostro e le decisioni sono state prese di conseguenza". Oltre a sottolineare più volte il ruolo svolto dalle politiche monetarie come sostegno alla crescita economica, Draghi ha più volte ricordato che il programma della BCE prevede il reinvestimento dei titoli a scadenza. In sostanza, ai 30 miliardi di euro mensili previsti fino a settembre andrà aggiunta una quota di acquisti derivante dalla scadenza dei titoli acquistati negli anni precedenti. "Perché l'inflazione di base continui a rafforzarsi e sostenga gli sviluppi nel medio termine - ha aggiunto Draghi - è ancora necessario un ampio grado di accomodamento monetario. La decisione presa oggi non è stata unanime, ci sono stati punti di vista diversi ma la definirei compresa fra un ampio consenso e un'ampia maggioranza". "Non c'è un limite di 2.500 miliardi di euro per l'ampliamento del bilancio della BCE" ha aggiunto.

https://twitter.com/ecb/status/923538435352211457

[14:10] EURO PIU' DEBOLE, SPREAD IN CALO. BENE PIAZZA AFFARI
Prime reazione dei mercati dopo la nota diffusa dalla BCE sulla riduzione del Quantitiative easing. L'euro si indebolisce rispetto al dollaro e perde lo 0,41% dopo una mattinata in cui il calo era stato intorno allo 0,07% (cambio a 1,176 dollari). In leggero calo lo spread tra BTP a 10 anni e Bund, che si attesta a 152 (prima della BCE era a 155). Buona la reazione di Piazza Affari, che tocca + 1,15% (intorno alle 12 era a + 0,49). In positivo anche Parigi e Francoforte. Ora non resta che attendere la conferenza stampa del presidente Mario Draghi alle 14:30.

[13:45] NOTA BCE: "TASSI INVARIATI, ACQUISTI A 30 MLD FINO A SETTEMBRE 2018"
Come previsto da molti osservatori, la BCE ha deciso di non apportare modifiche ai tassi di interesse.  Il tasso sulle operazioni di rifinanziamento principali resta a zero, il tasso sulle operazioni marginali resta allo 0,25 per cento e il tasso sui depositi presso la banca centrale resta al meno 0,40%. Le attese novità sulla riduzione del Quantitative easing sono arrivate. Gli acquisti verranno ridotti a 30 miliardi di euro mensili (contro i 60 fino a dicembre) almeno fino a settembre 2018 "e oltre se necessario" tenendo conto dell'obiettivo di inflazione al 2%. Inoltre, nella stessa nota (disponibile qui) la BCE ha annunciato l'intenzione di reinvestire i proventi dei titoli già acquisiti per continuare a comprare asset.

[13:29] AMBROSETTI SIM: "REAZIONE DEI MERCATI SOTTOSTIMATA"
Alessandro Allegri, AD di Ambrosetti Asset Management SIM, commenta le possibili ricadute sui mercati derivanti dalle decisioni della BCE: "Le banche centrali hanno spinto al ribasso per mesi il rischio prezzato sulle obbligazioni. I rendimenti dei governativi restano su livelli molto contenuti ed in tal senso l’attenzione degli investitori dovrebbe essere molto alta con un atteggiamento estremamente cauto in ottica prospettica, pensando in ogni caso all’impossibilità di controllo all’infinito del debito da parte delle autorità monetarie. Globalmente i mercati obbligazionari stanno iniziando a prezzare la fine delle misure di stimolo dell’economia ma riteniamo sia ancora sottostimata la misurazione delle reazioni dei “Bond people” quando i rendimenti si troveranno ad affrontare un ciclo sostenuto di rialzo".

[12:44] WISDOM TREE: "SARA' IL TAPER TANTRUM DELLA BCE"
“Il piano di uscita della BCE dal QE che Mario Draghi illustrerà oggi rappresenta un chiaro segnale che la ripresa economica dell’Eurozona è ormai ritenuta sempre più autosufficiente”. Lo afferma Viktor Nossek, Director of Research, WisdomTree in Europe, secondo cui la scelta potrebbe danneggiare il sentiment sui mercati obbligazionari ben prima delle pressioni inflazionistiche, che traccia un parallelo tra la situazione europea e quella americana del 2013, quando l’annuncio del presidente della Fed sulla riduzione degli stimoli portò al “taper tantrum”, un’impennata repentina dei rendimenti dei titoli americani. “Il taper tantrum della BCE potrebbe creare un precedente per i titoli sovrani dell’Eurozona, considerati “sicuri” come quelli tedeschi”.

[12:07] BCE: INDICE DI MASSA MONETARIA M3 IN AUMENTO
Secondo i dati diffusi dalla BCE, nel mese di settembre è cresciuta massa monetaria M3 della Zona Euro, passata al 5,1%, rispetto al 5% del mese precedente. Il dato, rilevato mensilmente dalla Banca Centrale Europea (BCE), sorprende gli analisti che si attendevano un dato sostanzialmente invariato. La massa monetaria M1, che include banconote e depositi a breve, segna una crescita del 9,7% (+9,5% di agosto). Come ad agosto, Iiprestiti al settore privato crescono del 4,2%. I prestiti alle famiglie mantengono lo stesso tasso (+2,7%), mentre quelli alle imprese passano a +2,5%, rispetto a +2,4% del mese precedente. (Qui la nota della BCE)

[11:27] CANDRIAM: "ATTENZIONE ALLA STRATEGIA DI REINVESTIMENTO"
Nicolas Forest, Global Head of Fixed Income Management di Candriam Investors Group, sposta l’attenzione sulla strategie di reinvestimento dei bond in scadenza: “Una comunicazione definita sui reinvestimenti in termini quantitativi contribuirebbe a mitigare l'impatto degli acquisti netti inferiori”. Sui tassi, Forest si aspetta un annuncio sul mantenimento di quelli attuali “per un periodo prolungato e ben oltre la fine del QE”. “La BCE – spiega - ha bisogno di ricalibrare il proprio programma di acquisti per vincoli e limiti politici. Le dinamiche economiche attuali viaggiano nella stessa direzione. Ciò dovrebbe portare progressivamente a tassi di interesse più elevati nel medio termine”.

LE PREVISIONI
La maggior parte degli analisti è concorde nel ritenere che oggi Mario Draghi annuncerà un taglio del 50% del volume di acquisti. Secondo Yves Longchamp, Head of Research di ETHENEA Independent Investors, gli aspetti di maggiori rilievo riguardano quando le tempistiche e l'inizio del primo aumento dei tassi di interesse. Axel Botte, Fixed Income Strategist di Natixis Asset Management, pone l'accento sul rischio, per i bond periferici, di soffrire dell’incertezza politica e dalla mancanza di fiducia verso i policy makers.

I RISCHI
Quali sono i rischi che i mercati vedono nell'annuncio della BCE? Uno potrebbe essere una vecchia conoscenza italiana: lo spread. Senza l'effetto "calmiere" della BCE (che tuttavia dovrà reinvestire i rendimenti dei titoli già in suo possesso) i rendimenti dei titoli di Stato dell'Italia rischiano di aumentare. Un andamento che, combinato eventualmente con un risultato elettorale indesiderato dai mercati, potrebbe provocare un aumento di circa 100 punti base dei BTP. L'altro aspetto riguarda il cosiddetto "super-euro": Draghi non ha intenzione di rafforzare ulteriormente la moneta continentale per non soffocare esportazioni e crescita. Per questo motivo il governatore, probabilmente, utilizzerà nella conferenza stampa un linguaggio "dovish", confermando la politica accomodante della BCE.

LA CONFERENZA STAMPA - VIDEO 

https://www.youtube.com/watch?v=9UqzddIO7i4
Share:
Trending