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Azionario eurozona: la selezione fa la differenza

30 Luglio 2012 00:00
financialounge -  Borsa Italiana Eurozona gestore indice mercati azionari
Che l’eurozona sia l’epicentro della crisi non ci sono dubbi. Basti guardare all’andamento degli indici di Borsa: mentre l’MSCI World convertito in euro, rappresentativo di tutti i listini azionari internazionali segnava da inizio anno al 16 luglio scorso un +9,89% e l’S&P500 di Wall Street un +14,08%, l’Eurostoxx 50 mostrava una perdita del 2,79%.

Tuttavia, all’interno dell’eurozona, si possono distinguere alcune piazze finanziarie in positivo e altre in forte perdita da inizio anno. Tra le prime, Francoforte (indice Dax +11,31% da inizio 2012), Dublino (indice Irish Stock Exchange +11,14%), Bruxelles (indice Bel20 +6,86%), Vienna (Atx index a +3,75%), Amsterdam (indice AEX a +1,12%) e Parigi (indice Cac40 a +0,64%). Tra le Borse in rosso, invece, Piazza Affari (indice Ftsemib a -9,44%), Atene (indice Athens general index a -8,88%). Helsinki (Omxh general a -3,81%), Lisbona (indice Psi20 a -12,42%) e Madrid (indice Ibex 35 a -23,75%).

Ma c’è di più. Anche a livello settoriale emergono importanti differenze di rendimento nell’eurozona. In base agli indici di settore MSCI, infatti, spiccano i rendimenti da inizio anno a doppia cifra per i titoli del software (19,26%), per quelli per la cura della persona (18,24%), per la grande distribuzione (15,95%), per i trasporti (15,19%), per l’alimentare (13,72%), per i semiconduttori (12,85%), per l’auto (12,36%) e per la biotecnologia (11,88%).

Performance positive superiori ai 5 punti percentuali anche per i settori immobiliare (9,29%), assicurativo (5,89%) e servizi di consumo (5,77%). In rosso invece i titoli del settore hardware (-41,87%), delle banche (-19,80%), delle telecom (-13,93%), delle utilities (-9,34%) e dell’energia (-7,14%). Insomma anche in una fase negativa per il mercato azionario dell’eurozona, le opportunità da cogliere non sono certo mancate sia a livello di singole Borse che di settori.

Tutto sta nelle scelte, ed è proprio per questo che è meglio affidarsi a gestori azionari specializzati capaci di muoversi con dimestichezza anche in queste complesse fasi di mercato.
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