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Azionari record nel 2012

25 Febbraio 2013 12:00
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A dicembre i fondi Ucits di lungo periodo hanno registrato una solida raccolta e hanno chiuso così il 2012 con flussi in entrata per 234 miliardi di euro. I fondi azionari hanno raggiunto il record da 24 mesi.

Lo rileva l’Efama (European fund and asset management association) sottolineando che il mese ha sperimentato “un continuo aumento nell’ottimismo sulle prospettive economiche” grazie alla riduzione delle tensioni sui mercati del debito sovrano dell’euro area e dalla salita dei mercati azionari, “il che ha supportato i fondi azionari nell’attrarre il loro più alto livello di raccolta netta mensile dal gennaio 2011”.

Nel dettaglio i fondi Ucits, con l’esclusione dei money market, hanno archiviato a dicembre 35 miliardi di euro di flussi in entrata, contro i 38 miliardi di novembre. In particolare la raccolta netta dei fondi azionari ha raggiunto i 14 miliardi, dai 13 di novembre. I fondi obbligazionari hanno continuato ad attrarre gli investitori anche se meno che a novembre, totalizzando 14 miliardi di euro contro i 21 del mese precedente. I fondi bilanciati hanno sperimentato un sensibile aumento a 7 miliardi dai 3 miliardi di novembre.

Nel complesso però a dicembre tutti gli Ucits (lungo termine più money market) hanno avuto una raccolta positiva solo per 1 miliardo di euro, in drastico calo dai 38 miliardi di novembre. Una caduta che si spiega con i sostenuti deflussi dai money market fund, pari a 33 miliardi, dovuta a riscatti ciclici di fine anno.

La raccolta totale dei fondi non-Ucits è salita considerevolmente nel mese a 30 miliardi di euro, grazie all’aumento dei fondi speciali (fondi riservati a investitori istituzionali) che hanno raggiunto i 27 miliardi dai 3 miliardi di novembre. Gli asset totali degli Ucits sono aumentati dello 0,5% a dicembre a 6.351 miliardi, mentre gli asset non Ucits sono saliti dello 0,8% a 2.521 miliardi. In totale, Ucits e non-Ucits, hanno chiuso l’anno con masse per 8.872 miliardi di euro, lo 0,6% in più che a fine novembre ( e rispetto a 7.930 miliardi di fine 2011).

Gli sviluppi principali del 2012 riguardano:
-la raccolta dei fondi Ucits che si è attestata a 198 miliardi (contro deflussi per 90 miliardi nel 2011);
- la raccolta degli Ucits di lungo termine che ha raggiunto i 234 miliardi (contro deflussi netti per 35 miliardi nel 2011);
- i money market fund hanno registrato riscatti netti per 37miliardi (35 milairdi di deflussi netti nel 2011);
- i fondi non-Ucits hanno registrato fondi in entrata per 133 miliardi (contro i 99 miliardi del 2011);
- i fondi speciali hanno attratto flussi per 107 miliardi (contro i 94 miliardi del 2011);
- nel complesso, Ucits e non-Ucits hanno registrato una raccolta per 331 miliardi (10 miliardi nel 2011).

"Il 2012 è stato un buon anno per l’industria europea dei fondi di investimento e i suoi clienti grazie al miglioramento delle condizioni dei mercati finanziari – ha detto Peter De Proft, Direttore Generale Efama – la raccolta di Ucits e non-Ucits ha totalizzato 331 miliardi nel 2012, mentre le masse nette sono aumentate del 12% nei 12 mesi raggiungendo il record assoluto di 8.872 miliardi. La forte domanda per gli Ucits può essere attribuita alle decise misure prese dalla Bce e al suo impegno a fare “tutto ciò che serve” per salvare l’euro. I progressi nel ridurre gli squilibri fiscali e nel rafforzare la governance dell’euro hanno anche supportato la fiducia degli investitori".

"Nel complesso i fondi obbligazionari sono stati i grandi vincitori con gli investitori che cercavano rendimenti in un ambiente di bassa crescita e bassi tassi di interesse. I fondi azionari hanno solo beneficiato del miglioramento della fiducia a fine anno. Questo spiega perché nel 2012 hanno attratto solo 2 miliardi di nuova raccolta. Un risultato che in ogni caso è molto migliore di quello del 2011, che ha visto i fondi azionari registrare riscatti netti per 70 miliardi”.
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