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Attese & Mercati – Settimana dal 18 giugno 2018

Insight su cosa ci aspetta e cosa potrebbe sorprenderci nelle economie e sui mercati. Banche centrali ancora protagoniste, mentre in molti paesi potrebbero partire rialzi per rispondere al dollaro forte. Stress test in arrivo per le banche USA.

18 Giugno 2018 08:56

APPESI ALLE PAROLE DI DRAGHI


Da lunedì a mercoledì i principali banchieri centrali si incontrano a Sintra, vicino a Lisbona, per l’appuntamento annuale dedicato alle dinamiche dell’inflazione. Un anno fa Draghi aveva seminato un po’ di agitazione parlando di uno scenario che stava passando da deflazionistico a inflazionistico. Anche in questa edizione le orecchie saranno tutte per lui, questa volta per intercettare qualche giudizio sulle involuzioni della politica europea e dei rischi che questo comporta per l’economia. Sulla tenuta della ripresa nell’Eurozona ne sapremo di più venerdì, quando esce il PMI flash di giugno.

ATTENTI AI TASSI DEGLI EMERGENTI


In settimana si riuniscono anche le banche centrali di Brasile, Messico, Taiwan, Filippine, Tailandia e Ungheria. Il dollaro forte e i tassi americani in rialzo mettono sotto pressione debito e valute dei paesi emergenti, e dalle riunioni potrebbero arrivare segnali di strette monetarie in arrivo se non addirittura qualche decisione a sorpresa. Gli analisti si aspettano tassi più alti in tutti e cinque i paesi di qui a un anno. Per il Brasile le stime puntano a 250 punti base, per il Messico a 75.

TUTTI A VIENNA


Venerdì i produttori di petrolio riuniti nell’OPEC si incontrano insieme agli alleati del cartello nela capitale austriaca per rivedere gli accordi che hano portato il prezzo del greggio a salire di quasi il 60% in un anno, anche se dal picco di 80 dollari toccato il 23 maggio il Brent ha fatto una marcia indietro del 10%. Trump fa pressione perché aumenti la produzione e i prezzi scendano, in modo che gli americani spendano meno alla pompa quando fanno il pieno per le vacanze estive. Probabilmente è già tutto deciso. All’apertura dei mondiali di calcio in Russia Putin e il principe reale saudita  Mohammad bin Salman hanno avuto modo di scambiarsi qualche parola sull’argomento.

LA VOLTA BUONA PER LE BANCHE USA?


Finora i grandi titoli bancari di Wall Street sono rimasti indietro e hanno davanti ancora il segno meno rispetto a inizio anno, nonostante le condizioni economiche e regolatorie favorevoli. I risultati degli stress test della Fed, in arrivo in due ondate il 21 e il 29 giugno, potrebbero offrire la scusa per un ritorno degli acquisti. Un anno fa andarono alla grande, con l’eccezione di un paio di banche europee attive in USA, e i bancari partirono in rally. Quest’anno gli esami dovrebbero essere ancora più facili, perché il capo della Fed Jay Powell ha abbassato l’asticella e ridotto il numero di banche che devono passare gli esami.

MERKEL SULLA GRATICOLA


Settimana difficile per la Cancelliera. Horst Seehofer, suo ministro dell’Interno ma anche leader del suo principale alleato, la CSU bavarese, vuol spedire in paesi vicini un po’ di migranti, lei si oppone per non peggiorare ancora (se possibile) i rapporti con i partner europei. Potrebbero trovare un compromesso, ma forse anche no. In questo caso ci sono due opzioni: la Merkel licenzia Seehofer, ma di fatto apre una crisi di governo, o Seehofer prova a sfiduciarla davanti al Bundestag. In questo caso la Cancelliera potrebbe chiedere il sostegno dei Verdi, che hanno i 67 voti necessari a salvarla. Ma in questo modo rischierebbe di far saltare l’alleanza di governo. Una situazione non facile, anche perché incombe il vertice europeo del 28-29 giugno con il tema migranti al primo posto in agenda.
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