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Attese & Mercati – Settimana dal 27 maggio 2019

Trump va a Londra a consolare la May e poi a tastare il polso agli europei dopo il voto. La Germania è davvero così malata? I consumi viaggiano ai massimi da 8 anni. A maggio tutti i Tori si trasformano in Orsi

di Redazione 27 Maggio 2019 10:10

GLI AMERICANI RISBARCANO IN NORMANDIA CON TRUMP


Tra una settimana esatta, lunedì 3 giugno, Donald Trump atterrerà a Londra per la sua tre giorni britannica. L’occasione ufficiale sono le celebrazioni del 75esimo anniversario dello sbarco in Normandia, che si terranno mercoledì 5 a Portsmouth e il giorno dopo sull’altra sponda della Manica insieme ad altri leader di mezzo mondo, da Macron a Merkel a Putin. A fargli gli onori di casa a Londra da primo ministro ancora in carica, anche se per i soli affari correnti, sarà Theresa May, che il 7 giugno lascia ufficialmente anche la leadership dei conservatori, che dovranno decidere se scegliere un nuovo premier o aprire la strada a elezioni anticipate. Per Trump, ma anche per lo zar Vladimir, sarà un’occasione per tastare il polso degli europei dopo le elezioni per i Parlamento di Strasburgo, e magari lanciare qualche esca allettante in tema di dazi sulle auto visto che il campo è ormai praticamente sgombro dalla coppia Merkel-Juncker. Blandire gli europei può essere utile al presidente americano perché una ventina di giorni dopo al G20 di Osaka incontra il cinese Xi Jinping con cui potrebbe chiudere un armistizio o addirittura un trattato di pace o invece andare a una guerra commerciale guerreggiata.

ECONOMIA TEDESCA IN STALLO MA I CONSUMI VANNO


Ma l’economia europea è proprio così malata come si legge e si scrive dappertutto? Sicuramente lo è meno della politica, che versa in stato comatoso in tutti i paesi. La fiducia nell’economia dei consumatori dell’Eurozona è aumentata in quattro degli ultimi 5 mesi ed è ai massimi da ottobre, un dato che dovrebbe riflettersi presto anche nei consumi. Il PMI composito, che registra l’attività sia manifatturiera che dei servizi, è migliorato lievemente a maggio a 51,6 da 51,5 di aprile, puntando a una crescita modesta dello 0,2% del PIL nel secondo trimestre, con il settore industriale ancora pesante mentre i servizi supportano la crescita. In Germania, passata da locomotiva a grande malato del continente, la componente ‘aspettative’ dell’indice IFO sull’attività manifatturiera ha battuto le attese crescendo nell’ultimo mese. Intanto la spesa dei consumatori tedeschi nel primo trimestre è cresciuta alla velocità più elevata da otto anni.

[caption id="attachment_142685" align="alignnone" width="350"]L'andamento dell'indice Ifo L'andamento dell'indice Ifo[/caption]

A MAGGIO I TORI SI TRASFORMANO IN ORSI


La stagione delle trimestrali si è praticamente chiusa sia in USA che in Europa con risultati mediamente sopra le attese e declini degli utili per azione molto più contenuti delle previsioni per quanto riguarda Wall Street. Ma il sentiment degli investitori sia individuali che istituzionali resta negativo sull’azionario. La survey condotta settimanalmente dall’American Association of Individual Investors ha visto i Tori scendere al 24,7% degli interpellati contro il 29,8% della settimana precedente. Solo due settimane prima erano al 43,1%, ai massimi dell’anno. Un’inversione a U che ha pochi precedenti recenti, l’ultimo dei quali risale al giugno del 2013. Allora, forse come oggi, molti dubitavano dei nuovi massimi che stava toccando lo S&P 500, che invece continuò a infilarne altri fino a fine anno. Anche tra i Money Manager il pessimismo è diffuso, con molti portafogli che sovrapesano il cash e stanno lontani dalle azioni, come si vede nel grafico qui sotto prodotto che riproduce la survey mensile di maggio condotta da BofA Merrill Lynch.

[caption id="attachment_142686" align="alignnone" width="350"]Posizionamento di portafoglio dei money manager globali (media storica = zero) Posizionamento di portafoglio dei money manager globali (media storica = zero)[/caption]

In totale, i Tori sono sotto il 30%, la parte della barca dove sono seduti gli Orsi è molto affollata. Non sembra proprio che ci sia un senso di euforia in giro. Per l’investitore contrarian il momento non potrebbe essere migliore.
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