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Anasf, fiduciosi sull’esonero all’iscrizione all’OAM

23 Novembre 2012 08:01
financialounge -  ANASF Assoreti intermediario qualificato Maurizio Bufi oam promotori finanziari
“Le istituzioni non hanno compreso che l’obbligo di iscrizione all’OAM, l’Organismo per la gestione degli Agenti in attività finanziarie e dei Mediatori creditizi, previsto dal decreto emanato dal Consiglio dei Ministri graverà con nuovi e ingiustificati oneri sull’attività dei promotori finanziari, creando un assurdo giuridico” così si era espresso lo scorso settembre Maurizio Bufi, Presidente dell’Anasf, l’Associazione Nazionale dei Promotori Finanziari, sulla notizia di stampa riguardante l’iscrizione dei promotori nell’elenco degli agenti in attività finanziaria.

Maurizio Bufi è ritornato sul tema aggiornando i soci sui positivi sviluppi della questione OAM: “Mercoledi 21 novembre la 10° Commissione Industria del Senato ha accolto come ammissibili i tre emendamenti presentati dalle forze politiche presenti in Parlamento per l'abrogazione della norma, nell'ambito del DL Crescita, aggiungendo dunque un ulteriore tassello sulla strada giusta ed i prossimi giorni saranno decisivi per confermare o meno questo virtuoso percorso, su cui abbiamo alacremente lavorato e che continuiamo quotidianamente a monitorare. Siamo dunque fiduciosi, ma cauti, poiché ci rimane da fare l'ultimo tratto prima del traguardo, che potrebbe riservarci sorprese. In tali evenienze, ci riserviamo di continuare a rappresentare le nostre ragioni con costanza e con forza, utilizzando tutti gli strumenti che reputeremo utili e fin d'ora siamo in grado di supportare i nostri associati agli eventuali adempimenti previsti dalla legge”.

Ricordiamo che i promotori finanziari avevano indirizzato circa 8.200 le lettere al Governo per protestare contro l’obbligo d’inscrizione al nuovo albo gestito dall’Organismo degli agenti in attività finanziaria e mediatori creditizi (Oam).

Un’iniziativa, che era condivisa dall’ABI (Associazione Bancari Italiana) e da Assoreti (l’associazione delle principali società di promotori finanziari del nostro Paese), promossa da Anasf, con l’obiettivo di ottenere l’esonero di iscrizione all’albo OAM che sarebbe risultata di fatto aggiuntiva a quella già prevista all’Albo dei promotori finanziari (Apf).
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