A maggio corsa verso i monetari

Quasi 15 miliardi di euro investiti in fondi monetari e 855 milioni di euro in fondi bilanciati non sono bastati nello scorso mese di maggio a far registrare una raccolta netta positiva all’industria dei fondi comuni europei.

È quanto emerge dall’analisi sui flussi dei fondi europei rilevati da Morningstar in base alla quale il deflusso netto, cioè le nuove sottoscrizioni al netto dei riscatti, è stata negativa per circa 9 miliardi di euro. La fuga verso la sicurezza da parte dei sottoscrittori del Vecchio continente ha fatto registrare flussi negativi, per la prima volta da novembre 2011, alla categoria azionaria globale emerging market: gli azionari Cina hanno accusato disinvestimenti per 905 milioni di euro, l’azionario Asia ex-Japan riscatti per 386 milioni di euro e quello europeo per 263 milioni di euro.

Aggregando tutte le macro-categorie Morningstar, nel mese di maggio i fondi azionari sono stati quelli con i maggiori deflussi (-12,5 miliardi di euro) mentre i riscatti netti dei fondi alternativi si sono attestati a quota un miliardo; i fondi d’investimento a lungo termine hanno accusato deflussi netti per quasi 9 miliardi di euro mentre quelli a breve termine hanno beneficiato si un saldo mensile positivo per 15 miliardi di euro.

Tra questi, in particolare, si sono messi in luce i monetari a breve termine area dollaro USD, che hanno raccolto flussi per 11 miliardi di euro, i fondi monetari Euro hanno invece attratto 7 miliardi di euro e quelli specializzati sulla sterlina 4 miliardi di euro. I fondi obbligazionari, leggermente meno brillanti rispetto ai primi 4 mesi del 2012, hanno comunque continuato a beneficiare dell’avversione al rischio, raccogliendo 5 miliardi di euro di flussi in entrata.

Fonte dati: Morningstar