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Andrea Iannelli

Tassi USA, i mercati attendono le mosse della Fed

Molto probabile l’aumento di un quarto di punto che si prospetta essere l’ultimo del 2017. I Treasury americani restano un asset da seguire con attenzione.

14 Giugno 2017 13:01
financialounge -  Andrea Iannelli Anna Stupnytska Federal Reserve Fidelity International Janet Yellen tassi di interesse treasury Trump Trade USA

Dopo la settimana caratterizzata dal “super giovedì” con Draghi, May e Comey protagonisti, gli occhi degli investitori sono ora puntanti su Janet Yellen. La numero uno della Federal Reserve annuncerà oggi le decisioni in merito alla politica monetaria da parte del FOMC (Federal Open Market Committee) l’organismo della Federal Reserve incaricato di sorvegliare i tassi di interesse negli USA.

I mercati danno quasi per certo il rialzo dei tassi interbancari, che verranno portati nella fascia compresa tra l’1 e l’1,25%. Un rialzo che, secondo Anna Stupnytska, Global Economist di Fidelity International, sarà anche l’ultimo per il 2017 a causa di una crescita economica americana che sta faticando. Consumi deboli, diminuzione del potere d’acquisto e mutui meno accessibili frenano l’economia, nonostante gli investimenti stiano aumentando.

“Nel contempo – spiega Stupnytska - fatta eccezione per il rialzo dei prezzi delle materie prime, le prospettive inflazionistiche rimangono anemiche. È difficile prevedere cosa possa innescare un rimbalzo significativo della crescita USA rispetto ai livelli attualmente modesti. Considerando l'alto grado di incertezza che circonda l'agenda di Trump in materia di politica interna, le prospettive di una riforma fiscale e di un aumento della spesa infrastrutturale si sono per il momento indebolite".

Dunque il Trump trade è in pericolo? Secondo Andrea Iannelli, Investment Director obbligazionario di Fidelity International, è perlomeno visto con maggior scetticismo dagli investitori. “Per i Treasury USA, maggio è stato un altro mese di rendimenti positivi – commenta Iannelli in vista della riunione della Fed - nonostante la normalizzazione delle valutazioni e del posizionamento di mercato avvenuta negli ultimi due mesi, riteniamo che la duration statunitense sia ancora interessante per gli investitori”. Secondo Iannelli, la Fed “ricomincerà probabilmente a intervenire sui tassi nella riunione di giugno” fornendo inoltre ulteriori indicazioni “rispetto alla riduzione del bilancio”.

Ma queste decisioni non dovrebbero incidere in misura significativa sui Treasury USA: “Visto il contesto complessivo – afferma Iannelli - riteniamo che la Federal Reserve propenderà per un approccio molto prudente in modo da evitare un altro Taper tantrum. Pertanto mantenere un posizionamento costruttivo sulla duration, ed in particolare negli Stati Uniti, in questo scenario può contribuire a sostenere i rendimenti e altresì aumentare la decorrelazione delle obbligazioni rispetto al mercato azionario, in un contesto in cui non vi sono le condizioni affinché il FOMC adotti un approccio aggressivo nell’implementazione di politiche monetarie restrittive”.
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