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Outlook 2012 - Premessa

1 Gennaio 2012 20:00
financialounge -  debito pubblico Eurozona Fidelity International mercati emergenti orizzonte temporale outlook previsioni Trevor Greetham volatilità
• Dogmi, fino a oggi indiscutibili, come la possibilità che uno Stato membro lasci l'Eurozona sono diventati temi centrali che continueranno a essere di attualità anche nel 2012
• Nel corso dell’anno gli investitori inizieranno ad apprezzare gli ottimi fondamentali economici dei Paesi emergenti e la loro migliore capacità di ripresa dalla fase di rallentamento dell'economia globale
• L'asset class del reddito fisso è molto diversificata e offre buone opportunità di investimento, in particolare grazie a selezionate obbligazioni societarie

Il 2011 sarà ricordato come un anno particolarmente complesso. Si sono, infatti, verificati numerosi eventi esterni ai mercati in grado di influenzarne l'andamento, come lo tsunami in Giappone e le rivolte in Nord Africa, eventi spesso giudicati a priori come assai poco probabili, e altri di carattere più endogeno rispetto ai mercati, quale ad esempio la perdita della tripla A da parte degli Stati Uniti. Dogmi prima indiscutibili come la possibilità che uno Stato membro lasci l'Eurozona sono diventati temi centrali che continueranno a essere di attualità anche nel 2012.

In particolare, la crisi del debito sovrano nell'Eurozona si sta evolvendo con rapidità, spingendo periodicamente i mercati a forzare la mano dei policy maker. Probabilmente questo meccanismo si confermerà anche nei primi mesi del 2012 nel corso dei quali i mercati potrebbero continuare a mettere alla prova le debolezze a livello politico, anche se è difficile credere che si possano verificare casi di uscita dall'Euro.

Da tempo Fidelity parla esplicitamente di un "mondo a due velocità", nel quale vi è uno spostamento della ricchezza dai Paesi sviluppati verso quelli emergenti e il contesto attuale ha reso questo processo ancora più marcato ed evidente. Si assiste di fatto a una crescente polarizzazione tra le economie dei Paesi più sviluppati, altamente indebitate e con una crescita lenta, e quelle dei Paesi emergenti, che hanno fondamentali solidi ed elevati ritmi di crescita. In un'ottica di lungo termine i Paesi emergenti rimangono infatti particolarmente interessanti e la coesistenza di due mondi che procedono a velocità diverse sarà sempre più evidente.

La volatilità nel 2011 ha portato a una penalizzazione di diverse tipologie di investimenti, senza che ciò fosse sempre supportato dai fondamentali economici. Questa dicotomia implica delle interessanti opportunità di investimento di medio termine.

Il commento dei gestori asset allocation

Trevor Greetham, Gestore dei fondi Multi Asset Strategic
"Per il 2012 è ipotizzabile un andamento rialzista dei mercati che potrà manifestarsi nel momento in cui la ripresa economica trainata dagli Stati Uniti trovi la forza sufficiente per controbilanciare la debolezza della congiuntura europea. A livello globale la crescita sta rallentando, ma il previsto rallentamento dell'inflazione nelle economie emergenti consentirà alle banche centrali di adottare politiche decisamente espansionistiche. I dati economici statunitensi evidenziano una certa solidità ma questa porebbe non compensare il concomitante rallentamento dell'Unione Europea. Nei portafogli che gestisco continuo a prediligere le obbligazioni rispetto alle azioni. Mantengo il sottopeso sulle materie prime, anche se con esposizione sovrappesata all'oro. Per quanto riguarda il comparto azionario, la predilezione va agli Stati Uniti che restano un mercato relativamente difensivo e che, nonostante lo stallo sul fronte fiscale, mantengono le maggiori probabilità di riuscire a sostenere la propria economia tutelando contemporaneamente la crescita e l'occupazione. Guardo inoltre con interesse al mercato azionario svizzero, per le sue qualità difensive, coprendo tuttavia il rischio valutario."

"Sul fronte dei cambi prevedo un periodo di debolezza sia per l'euro che per il franco svizzero, mentre mi attendo un apprezzamento del dollaro".

"In sintesi mi aspetto una serie di cicli economici brevi e violenti innescati da ondate di incentivi fiscali e monetari senza precedenti. I portafogli diversificati con investimenti in asset class differenti continueranno, a mio avviso, a rappresentare una proposta di investimento interessante e non mancheranno le opportunità di creare valore grazie a una strategia oculata di asset allocation tattica".

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