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Mercati positivi su Bolsonaro ma la luna di miele non durerà

Per Fidelity l’agenda del nuovo presidente brasiliano è difficile da realizzare, i fondamentali saranno messi sotto pressione mentre preoccupa la traiettoria del bilancio pubblico.

30 Ottobre 2018 16:41

L’attesa vittoria di Jair Bolsonaro alle presidenziali in Brasile con un buon margine sul candidato del Partito dei Lavoratori Fernando Haddad sono lo sviluppo di un fenomeno in atto in molti altri paesi e confermano il drammatico declino dell’establishment, con i partiti tradizionali in grossa difficoltà a restare in contatto con gli elettori. Ai mercati la vittoria di Bolsonaro è piaciuta per la sua agenda di riforme fiscali e anti-corruzione, ma non sarà facile realizzarla e la luna di miele potrebbe finire presto con rinnovate pressioni sui fondamentali e una traiettoria pericolosa per gli equilibri del bilancio pubblico.

SEGNALI POSITIVI AI MERCATI


È questa in sintesi l’analisi di Paul Greer, Gestore di FF Emerging Market Debt Fund di Fidelity International. L’esperto osserva che gli asset rischiosi in Brasile hanno goduto di un forte rialzo negli ultimi due mesi proprio perché i mercati erano sicuramente più favorevoli ad una vittoria di Bolsonaro che ad un ritorno al potere del Partito dei Lavoratori, screditato dall’eccessivo allentamento fiscale e dallo scandalo sulla corruzione Lava Jato. E Bolsonaro ha voluto dare subito un segnale positivo ai mercati, con un’agenda per unire il Paese, combattere la corruzione e concentrarsi sulla tanto agognata riforma fiscale. Segnali che sono stati interpretati come incoraggianti dai mercati, che probabilmente continueranno a premiare gli asset rischiosi, con una prevedibile ma breve luna di miele.

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UN’AGENDA DIFFICILE DA PORTARE AVANTI


Secondo Greer gli indicatori strategici da tenere d’occhio in Brasile saranno le nomine dei ministri, del nuovo Governatore della Banca Centrale la dirigenza dei maggiori gruppi pubblici come Petrobras e Electrobras e le anunciate privatizzazioni. L’esperto di Fidelity prevede però che nel lungo termine i fondamentali saranno messi sotto pressione e resta preoccupato per la traiettoria dei conti pubblici. In particolare Greer non crede che Bolsonaro riesca a realizzare riforme sostanziali, specialmente per pensioni, stato sociale e fisco, che è invece quello di cui il Brasile ha bisogno per evitare ulteriori downgrade da parte delle agenzie di rating nel 2019. Teme invece che le divisioni sull’agenda di Bolsonaro gli impediranno di far passare i disegni di legge in Congresso.

LA PREVISIONE


La conclusione è la previsione di una crescita economica inferiore al potenziale e di un’inflazione in aumento nel 2019 con conseguente rialzo dei tassi da parte della Banca Centrale.
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