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Le infrastrutture all’interno delle strategie multi asset

3 Novembre 2014 13:00
financialounge -  infrastrutture mercati emergenti previsioni strategia di investimento
Strade a pedaggio, porti, aeroporti e ferrovie. Ma anche gasdotti e oleodotti, impianti di stoccaggio per l’energia, le torri per telecomunicazioni mobili, i satelliti, scuole, ospedali e carceri. È tutto questo l’universo che raggruppa le infrastrutture un settore di investimento molto particolare che sta riscontrando un crescente interesse.
“Tra i tanti fattori che caratterizzano positivamente l’investimento in questa speciale asset class spiccano i flussi di dividendi generosi, prevedibili e stabili. Gli operatori nelle infrastrutture beneficiano di solito di contratti pubblici e accordi di concessione o di partnership a lungo termine, mentre alcune società del settore svolgono l’attività come monopoli regolamentati. Un altro vantaggio è poi rappresentato dalla tenuta dei profitti nei vari cicli economici, grazie alle caratteristiche difensive di questo segmento di mercato, che tende ad un andamento poco correlato sia rispetto alle azioni che alle obbligazioni. Infine, le infrastrutture offrono protezione contro l’inflazione” argomenta Eugene Philalithis, principale gestore del grande fondo bilanciato flessibile globale FF Global Multi Asset Income Fund, di Fidelity Worldwide Investment, casa d’investimento premiata da Morningstar nel 2014 come Miglior Società Multi Asset.

Il gestore fa poi presente che, se gli investimenti in alcuni mercati emergenti possono essere particolarmente interessanti sia in ambito azionario che obbligazionario, sia nel breve che nel lungo periodo, per quanto riguarda specificamente le infrastrutture, le ricerche di Fidelity mettono in evidenza che i mercati sviluppati offrono migliori prospettive d’investimento.
“Esiste una ragione di rilievo alla base di questa scelta. La robusta domanda di modernizzazione delle infrastrutture nei Paesi sviluppati è accompagnata da un elevato grado di trasparenza. Un elemento ancora più preminente per le società infrastrutturali quotate i cui standard di trasparenza consentono di condurre , alle case d’investimento come la nostra, ricerche e analisi particolarmente approfondite ed affidabili” puntualizza Eugene Philalithis che sottolinea poi il ruolo crescente nel settore da parte dei privati.

“In Australia, Stati Uniti ed Europa occidentale esiste un ampio margine di collaborazione tra il settore pubblico e quello privato per quanto riguarda il finanziamento e la gestione di una vasta gamma di asset infrastrutturali, aprendo quindi interessanti opportunità di investimento”. Il gestore precisa però che per gli investitori privati può essere molto complesso investire direttamente in infrastrutture mentre questa può rappresentare una asset class particolarmente interessante in portafogli più ampi e ben diversificati, come quello di un grande fondo multi-asset dinamico come il FF Global Multi Asset Income Fund (GMAI) di Fidelity, all’interno del quale gli investimenti in infrastrutture costituiscono oggi circa l’8% del totale: una percentuale destinata comunque a salire o a scendere a seconda dei contesti di mercato.
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