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Alexandra Hartman

Il decollo delle Blue Chips europee

10 Ottobre 2012 20:00
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I mercati hanno risposto in maniera molto positiva all’annuncio della BCE.

Sono infatti in molti a ritenere che il programma OMT(Outright Monetary Transaction), con il quale la Banca Centrale è pronta all’acquisto illimitato di Bond a 1-3 anni dei Paesi in difficoltà che ne facessero richiesta, possa segnare l’inizio della graduale stabilizzazione della crisi dell’Euro, fermo restando la necessità che i Governi dei Paesi in difficoltà proseguano nelle politiche di rafforzamento delle finanze pubbliche e di stimolo alla competitività.

La conferma di questo ritrovato clima positivo, è la fiducia degli investitori della zona euro che è migliorata nel mese di settembre per la prima volta da marzo, come registrato dall’indicatore del gruppo di ricerca Sentix. Inoltre, non mancano i primi segnali di un nuovo ribilanciamento dei portafogli degli investitori, questa volta a favore di maggiori allocazioni sull’azionario.

“Riteniamo che a questo punto l’Europa possa offrire interessanti opportunità agli investitori, anche a livello di Blue Chip, ossia le più grandi e solide società europee. Tali opportunità possono essere colte con un fondo storico di Fidelity, il FF Euro Blue Chip Fund. Il comparto è ben posizionato per beneficiare dei prezzi allettanti che attualmente caratterizzano molti titoli azionari in Europa e investe in aziende a grande capitalizzazione, che tendono ad avere un andamento più stabile rispetto alle piccole e medie imprese” fanno sapere da Fidelity Worldwide Investment.

Il comparto FF Euro Blue Chip Fund ha ottenuto rendimenti straordinari su tutti i periodi storici, posizionandosi nel primo quartile contro i competitor da inizio anno e a 1, 3, 5 e 10 anni: il fondo, per esempio, ha generato da inizio anno un rendimento del 23,7% contro il 14,5% dell’ MSCI Europe index (fonte Bloomberg al 01.10.12).

FinanciaLounge ha chiesto ad Alexandra Hartmann, responsabile del comparto, quali siano la filosofia di gestione del comparto FF Euro Blue Chip Fund e le attuali scelte di portafoglio: “Tra i fattori che hanno contribuito alla performance del fondo vorrei segnalare innanzitutto un approccio di investimento coerente e disciplinato. In termini generali, il mio obiettivo principale è individuare titoli la cui valutazione non rispecchi adeguatamente il valore reale delle attività sottostanti. Nella selezione dei titoli guardo alla capacità di ‘crescita dall'interno’, vale a dire l'assenza di vincoli significativi alla crescita con le correnti condizioni macroeconomiche. La crescita di una società può essere trainata da fattori quali, ad esempio, l’offerta di prodotti nettamente superiori a quelli della concorrenza o altri vantaggi competitivi fondamentali che consentano di produrre e offrire prodotti a prezzi più bassi rispetto alla concorrenza” spiega Alexandra Hartmann che poi aggiunge: “Sempre per evitare i vincoli esterni, prediligo le società caratterizzate da bilanci solidi e in grado di autofinanziarsi tramite i propri flussi di cassa, aspetto fondamentale in un contesto come quello attuale molto vincolato alla disponibilità del credito. Nella valutazione delle opportunità di investimento, prediligo le società caratterizzate da un numero di venditori ridotto e un rapporto domanda/offerta favorevole, il che offre a queste società un vantaggio competitivo. Le società di questo tipo in genere possono contare su elevate barriere d'ingresso al settore che impediscono di fatto la nascita di nuovi concorrenti. Il mio approccio di investimento si è dimostrato efficace, e ciò è stato possibile grazie ad una attività di ricerca estremamente intensiva. Mi avvalgo infatti delle ricerche di ben 60 analisti dei team di ricerca proprietaria di Fidelity, i quali analizzano e monitorano quotidianamente le società del mio universo di investimento, i loro competitor, i clienti ed i fornitori, aiutandomi così ad identificare le società che dispongono delle migliori prospettive future per gli investitori”.
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