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Alberto Chiandetti

Il commento del giorno di Alberto Chiandetti

22 Maggio 2012 20:00
financialounge -  Alberto Chiandetti Borsa Italiana consumi Fidelity International indice italia mercati azionari performance Piazza Affari settore farmaceutico
La Borsa italiana è stata una delle più bersagliate dalle vendite negli ultimi due anni. Nel 2011, l'indice Ftsemib, il paniere dei 40 titoli più capitalizzati e più scambiati sul listini milanese, ha lasciato sul terreno il 25,20% mentre da inizio anno ha perso quasi il 10%.
Abbiamo rivolto alcune domande ad Alberto Chiandetti, Gestore del fondo FF Italy Fund di Fidelity Worldwide Investment che da inizio anno ha ottenuto un rendimento positivo nonostante la performance negativa dei titoli italiani nel loro complesso.

Il Gestore ritiene che le valutazioni del listino italiano siano convenienti nel loro insieme ma che occorra procedere con una accurata selezione. Le azioni quotate a Piazza Affari sono attualmente valutate con circa il 30% di sconto rispetto alla media storica degli ultimi 20 anni (il rapporto prezzo / utili dell'indice Msci Italy è pari a 8,3 e quello prezzi/patrimonio netto a 0,65). La diffidenza mostrata dagli investitori verso le società italiane è dovuta principalmente alla complessa situazione che l'Europa sta attraversando e che ha evidenti implicazioni sul quadro economico Italiano.

Il consolidamento delle finanze pubbliche, che porta a una maggiore pressione fiscale e a tagli della spesa, hanno infatti nel breve termine delle conseguenze negative sulla domanda e di conseguenza sull'economia e le aziende del Paese spiega Alberto Chiandetti che però subito dopo precisa: "il rallentamento dell'economia italiana non ha però conseguenze analoghe su tutte le società in maniera indiscriminata. I titoli bancari, che rappresentano ben il 25% dell'indice, sono quelli maggiormente impattati. Questi hanno attualmente valutazioni P/book (prezzi/patrimonio netto) di circa un terzo rispetto della media storica e ciò si spiega con il fatto che gli utili in questo settore risentono in modo particolare del quadro macro. Pertanto ritengo che le valutazioni dei titoli bancari siano nel loro complesso equilibrate nell'attuale scenario macroeconomico. Altri settori, meno dipendenti dalla domanda domestica, godono invece di valutazioni a sconto che non sempre rispecchiano correttamente il loro potenziale. In particolare in questa fase prediligo le aziende più orientate ai mercati che hanno livelli di crescita superiori e minori incertezze rispetto all'Europa. Il fondo Fidelity Italy Fund sovrappesa i titoli che godono di driver di crescita propri (crescita di quote di mercato, lancio di nuovi prodotti, opportunità di ristrutturazione) e meno dipendenti dall'economia italiana nel suo complesso. Tradotto in pratica, il Fidelity Italy Fund sovrappesa i titoli industriali, i beni di consumo (discrezionali e di base) e i farmaceutici e sottopesa le utilities e le banche".

Puntualizza però Chiandetti "il sovrappeso o sottopeso di ciascun settore nel portafoglio che gestisco è il risultato dello stockpicking, e cioè della selezione delle singole società che offrono le migliori opportunità di apprezzamento futuro".
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