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“Volatilità in graduale calo, ma i mercati restano convalescenti”

Le asset class di rischio cercano un punto di equilibrio dopo la tempesta di metà marzo. Attesa per le decisioni della riunione dell’Eurogruppo e per nuovi interventi monetari e fiscali

di Leo Campagna 7 Aprile 2020 10:44
financialounge -  coronavirus Euromobiliare SGR Radar vix volatilità

Un fisiologico assestamento dopo il rimbalzo della settimana precedente. E’ quello registrato dalle asset classi di rischio la scorsa settimana, con i mercati finanziari che hanno metabolizzato gli acquisti da parte della Federal Reserve che, nelle ultime due settimane hanno superato l’intero programma di acquisto varato nel 2008 (QE1). Un imponente piano di acquisti che ha attenuato le tensioni sulle liquidità in dollari con i rendimenti dei Treasury USA decennali in ulteriore discesa.

INDICE VIX IN GRADUALE DIMINUZIONE


Un contesto favorevole alle obbligazioni societarie investment grade, i cui spread sono rimasti sostanzialmente stabili, mentre nell’azionario hanno prevalso le prese di profitto con l’indice MSCI world delle Borse mondiali che ha perso poco meno del 3%, nonostante l’indice VIX della volatilità sia in graduale rientro in area 50 punti, dai massimi di metà marzo (oltre 80 punti).

SI SONO DISTINTI I SETTORI DIFENSIVI


“Si sono distinti, con performance migliori della media di mercato, i settori difensivi, in particolare i consumi di base e l’healthcare, mentre i titoli bancari di area euro hanno accusato forti arretramenti, con correzioni dei prezzi che incorporano la cancellazione, e non la sospensione come richiesto dalla Bce, dei dividendi per il 2020”, fanno sapere gli esperti di Euromobiliare SGR.

RECUPERO DEI TITOLI DEL SETTORE ENERGIA


Restando in ambito settoriale, da segnalare il recupero sostenuto dei titoli del settore energia sulla scia del rimbalzo del greggio, da 20 a 28 dollari al barile nell’arco di 3 sedute. Le quotazioni restano al di sotto di oltre il 50% da inizio anno, a fronte di una stima di riduzione di un terzo della domanda globale, ma ha fatto ben sperare gli operatori il tentativo di riapertura delle trattative fra i paesi OPEC per tagli alla produzione.

DATI MACRO COERENTI CON LA SERRATA GLOBALE


Sul fronte macroeconomico i dati in uscita continuano a fotografare la serrata globale: per esempio l’indice PMI servizi italiano è sceso a 17 mentre, nell’ultima settimana, le richieste di nuovi sussidi alla disoccupazione statunitensi sono balzate da 3 a 6 milioni, travolgendo i minimi del 2008. “Si tratta di numeri che continuano a sorprendere al ribasso la media dei previsori che, nel breve, non riescono a mettere bene a fuoco la diffusione e la profondità della recessione, mentre, nel medio termine, continuano a interrogarsi sulla sua durata”, specificano i professionisti di Euromobiliare SGR.

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RIUNIONE DELL’EUROGRUPPO


I quali come di consueto concludono la loro analisi dei mercati segnalando i principali eventi in calendario, in una settimana semi festiva. Martedì 7 aprile (oggi), la riunione dell’Eurogruppo affronterà le modalità di erogazione delle risorse per contrastare gli effetti dell’epidemia a livello sanitario, economico e finanziario. “Resta improbabile una forma diretta di mutualizzazione del debito (i cosiddetti coronabond) ma non si possono escludere progressi per erogare una risposta coordinata di aiuti” precisano gli esperti di Euromobiliare SGR.

INFLAZIONE USA DI MARZO ATTESA IN CALO


Infine, mentre è possibile che la PBoC (la Banca Popolare Cinese) annunci un nuovo taglio del costo del denaro, venerdì 10 aprile sono previsti i dati aggiornati sull’inflazione USA del mese di marzo. Le previsioni sono per un calo dell’indice headline dal 2,3% all’1,6%, come riflesso dello shock di natura deflazionistica in atto.
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