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Treasury Usa, oro e yen “rinforzati” dal coronavirus

I timori per l’aumento improvviso di nuovi casi di coronavirus al di fuori della Cina hanno fatto sbandare le Borse e alimentato gli acquisti sui beni rifugio

di Leo Campagna 25 Febbraio 2020 16:30

Brusco ritorno dell’avversione al rischio sui mercati finanziari. A propiziarla il combinato disposto dell’improvviso aumento dei casi di coronavirus al di fuori della Cina e degli inattesi dati americani sulla fiducia delle imprese nel comparto servizi. Il PMI Servizi statunitense è infatti precipitato da 53,4 a 49,4 punti, il livello più basso dal 2013.

POSSIBILE UN IMPATTO NON LIMITATO SULL’ECONOMIA


A preoccupare gli osservatori il fatto che questo sensibile calo, frutto della contrazione nel settore turismo, possa far ipotizzare un contraccolpo tutt’altro che limitato dell’epidemia per l’economia americana. Da segnalare che in Europa i PMI di febbraio hanno invece sorpreso in positivo con l’indice manifatturiero che ha registrato un netto incremento, con la Germania in controtendenza rispetto alle attese.

TREASURY DECENNALI USA IN AREA 1,4%


Tornando agli Stati Uniti, i dati deludenti sui servizi hanno impresso un’accelerazione ai prezzi dei Treasury decennali, il cui rendimento – che si muove in direzione opposta alle quotazioni – è scivolato in area 1,4%, con i mercati che ora incorporano due tagli dei tassi da parte della Fed entro fine anno. L’avversione al rischio oltre a premiare i governativi USA ha rafforzato il dollaro statunitense, l’oro e anche lo yen. La valuta giapponese, tradizionale bene rifugio nelle fasi di turbolenza sui mercati, nelle ultime settimane aveva mostrato una evidente divergenza di andamento rispetto al trend rialzista del biglietto verde e dell’oro.

Mercati, le banche centrali sostengono il momentum positivo


Mercati, le banche centrali sostengono il momentum positivo





LO YEN TORNA BENE RIFUGIO


“Riteniamo che a frenare la divisa nipponica sia stata la chiara difficoltà dell’economia interna che, a fronte di tassi che sono rimasti stabili, faceva leva sulla moneta debole come elemento di stabilizzazione. A partire da venerdì 21, invece, sembrano aver prevalso i timori sulla tenuta della congiuntura globale confermando la natura anticiclica dello yen”, spiegano gli esperti di Euromobiliare AM SGR.

RIFLETTORI SULLA DIFFUSIONE DEL VIRUS


Resta il fatto che questa settimana i riflettori continueranno ad essere accesi sui ritmi di diffusione del coronavirus e sulle potenziali ricadute economiche. “Alla luce dell’evoluzione dell’epidemia – in rallentamento in Cina ma in ascesa in Europa, con l’Italia tra i Paesi più colpiti - l’ipotesi fino ad ora più accreditata di un profilo di crescita a ‘V’ del PIL globale potrebbe cambiare con un rallentamento di maggiore ampiezza rispetto a quanto inizialmente stimato”, puntualizzano i professionisti di Euromobiliare AM SGR.

MARTEDI 25 I DATI SUI CONSUMI USA DI FEBBRAIO


Gli analisti di Euromobiliare AM. AGR, come di consueto, segnalano l’appuntamento di maggior rilievo in agenda questa settimana. “Martedì 25 febbraio è previsto il rilascio del dato relativo alla fiducia dei consumatori in febbraio negli USA. Un indice che negli ultimi tre mesi ha registrato un costante miglioramento posizionandosi sui livelli più alti registrati dal 2018: quota che dovrebbe essere confermata”, concludono gli esperti di Euromobiliare AM SGR.
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