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Il mini recupero dei mercati alla prova dei dati macro

Il sentiment degli investitori da molto negativo ha mostrato un ritorno alla propensione al rischio. Attesi questa settimana i dati preliminari di fiducia delle imprese Usa ed europee che forniranno importanti indizi

22 Gennaio 2019 15:24

Non c’è due senza tre. Anche la terza settimana del 2019 ha visto un recupero dei mercati finanziari dopo il pessimo mese di dicembre che aveva chiuso un trimestre tra i peggiori dal 2008. A sostenere il sentiment positivo degli investitori sono sia la prospettiva di una Federal Reserve più accomodante e pronta a prendersi una pausa nel suo percorso di rialzo dei tassi e sia i segnali di avvicinamento tra Washington e Pechino che lascerebbero ipotizzare un possibile accordo capace di scongiurare un’evoluzione pericolosa della guerra commerciale. D’altra parte, come fanno notare gli esperti di Euromobiliare Sgr, i mercati forse avevano incorporato nelle quotazioni di fine anno molti degli scenari più negativi e alcuni di questi appiano ora, forse, esagerati: da qui la ripresa dei prezzi delle asset class più rischiose (azioni, obbligazioni societarie) e del petrolio e un calo di quelli dei governativi core, con i rispettivi rendimenti (che si muovono in direzione opposta ai prezzi) in aumento.

APPUNTAMENTI MACRO MOLTO IMPORTANTI


Alla luce di questo recupero diventano sempre più importanti i nuovi dati macro economici e aziendali per comprendere a che punto siamo del ciclo e se i segnali di risk on (propensione al rischio) visti in queste prime tre settimane dell’anno siano soltanto temporanei. A questo proposito i professionisti di Euromobiliare Sgr segnalano alcuni importanti appuntamenti in agenda questa settimana.

IL PIANO B PER LA BREXIT


Si è iniziato ieri, lunedì, con il nuovo piano di accordo presentato dal premier inglese Theresa May di fronte al parlamento che sarà votato il prossimo 29 gennaio. “Fermo restando che l’incertezza è sempre massima, l’esito più probabile è che alla fine possa passare una Soft Brexit che comporti uno spostamento in avanti della data di entrata in vigore degli accordi”, specificano gli esperti di Euromobiliare Sgr.

Video - Segnali di schiarita sui mercati


Segnali di schiarita sui mercati






IL TEST DEGLI INDICI DI FIDUCIA DELLE IMPRESE


Massima attenzione poi a giovedì 24. In quella data, infatti, sono previsti i dati preliminari di fiducia delle imprese sia sul versante Usa che su quello della zona euro. Dati che assumono una rilevanza ancora più importante del solito alla luce dell’inaspettata accelerazione verso il basso registrata dagli indici Pmi in dicembre, che ha mostrato un rallentamento congiunturale sincronizzato. I professionisti di Euromobiliare Sgr si aspettano un segnale di stabilizzazione nella zona euro, grazie al parziale rientro degli effetti negativi di fattori temporanei legati al settore auto e alle proteste dei gilet gialli in Francia, mentre negli Stati Uniti, complice gli effetti dello shutdown del governo, l’indice Pmi composto dovrebbe evidenziare un ulteriore calo.

LA PRIMA DI DRAGHI NEL 2019


Sempre giovedì 24 è prevista la prima riunione dell’anno della Bce. Gli esperti di Euromobiliare Sgr, che non si aspettano novità circa le indicazioni sul futuro indirizzo della politica monetaria, non escludono che il presidente Draghi possa ammettere un aumento dei rischi al ribasso per la crescita in una seduta che sarà caratterizzata proprio dai temi macroeconomici alla luce della persistente debolezza della congiuntura europea.
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