Mercati, banche centrali più forti dei dati economici deboli

Dopo un mese di giugno tra i migliori di sempre per le azioni e le obbligazioni, anche la prima settimana di luglio ha registrato un clima stabile sui mercati finanziari. Grazie alle dichiarazioni delle ultime settimane da parte delle banche centrali più inclini a politiche monetarie accomodanti, il sentiment degli investitori è rimasto in modalità risk on, cioè con la propensione al rischio alla ricerca di rendimento.

FTSE MIB TRAINATO DAI BANCARI

Sul fronte azionario si segnala la spinta rialzista dell’S&P500 di Wall Street in prossimità del livello psicologico dei tremila punti, ma anche l’accelerazione del Ftse Mib di Piazza Affari sulla scia del rally delle banche. I titoli degli istituti di credito italiani, infatti, sono stati tra i maggiori beneficiari del clima positivo, in generale, sui mercati azionari e di quello, più specifico del nostro paese, relativo alla notizia della sospensione della procedura di infrazione per debito eccessivo da parte della Commissione europea nei confronti dell’Italia dopo l’aggiustamento di bilancio per il 2019 approvato dal Governo Lega – 5Stelle.

SPREAD IN AREA 200

In virtù di questo mancato provvedimento ostile, il rendimento del Btp a 10 anni è sceso in modo ancora più sensibile di quanto abbia fatto il Bund tedesco decennale, che ha toccato nuovi minimi restando in zona negativa: la risultante, infatti, è che lo spread tra questi due titoli è sceso di oltre 30 punti base (-0,30%) arrivando sotto quota 200 (2,00%).

MERCATO DEL LAVORO USA BEN INTONATO

“Complessivamente, sui mercati prevalgono i benefici dell’azione delle autorità monetarie sulla debolezza dei dati macro” spiegano gli esperti di Euromobiliare Sgr. Ai quali non è tuttavia sfuggito quanto accaduto venerdì scorso a Wall Street. A fronte dei nuovi dati sul mercato del lavoro di giugno –con la creazione di 224 mila nuovi posti di lavoro nonostante il settore manifatturiero non sembri in ottima forma – i rendimenti dei titoli di stato Usa a 10 anni hanno registrato una brusca risalita consentendo al settore bancario di sovraperformare il resto del mercato azionario. “Sarà importante verificare nelle prossime settimane se si sia trattato di un movimento di assestamento temporaneo o di un vero e proprio cambio di regime nelle aspettative sui tassi americani” specificano i professionisti di Euromobiliare Sgr.

TESTIMONIANZA DI POWELL AL CONGRESSO USA

A tale proposito, questa settimana, per la precisione nella giornata di mercoledì 10 luglio, saranno pubblicati i verbali dell’ultima riunione della banca centrale Usa e ci sarà anche la testimonianza al Congresso Usa del Governatore della Federal Reserve, Jerome Powell, sullo stato dell’economia Usa e sulla politica monetaria dell’istituto.

ASPETTATIVE DEL MERCATO TROPPO AGGRESSIVE

“Riteniamo probabile che sia confermato l’orientamento della Federal Reserve verso un taglio preventivo dei tassi ufficiali in luglio. In prospettiva, tuttavia, le aspettative del mercato sull’entità dei tagli futuri permangono più aggressive rispetto a quelle dell’autorità monetaria” puntualizzano gli esperti di Euromobiliare Sgr.

GIOVEDÌ I NUOVI DATI DELL’INFLAZIONE USA

I quali, infine, segnalano un altro appuntamento di rilievo in calendario questa settimana, quello di giovedì 11 luglio, relativo all’aggiornamento del dato di inflazione americana di giugno. “In questo ambito, mentre ci aspettiamo che l’indice dei prezzi al consumo (headline) risulti sottotono complice la debolezza del comparto energetico, quello ‘core’ (che esclude le componenti energia e alimentari) potrebbe invece evidenziare una lieve accelerazione per effetto delle tariffe” concludono i professionisti di Euromobiliare Sgr.