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Euromobiliare SGR

Investimenti, il rischio di guardare nello specchietto retrovisore

I timori di recessione hanno guadagnato terreno tra gli investitori sulla base di una Fed accomodante e di dati macro peggiori rispetto alle attese, ma le condizioni finanziarie dovrebbero presto avere ricadute positive sull’economia reale

26 Marzo 2019 14:43

La scorsa settimana gli investitori hanno sofferto più di una situazione che ha alimentato le preoccupazioni su una imminente recessione. Due in particolare, hanno creato le condizione per la severa correzione di venerdì 22 marzo degli indici azionario europei e, nel pomeriggio, di quelli statunitensi. Il primo, i toni decisamente più accomodanti usati dalla Fed nella riunione di mercoledì scorso, ha di fatto congelato i rialzi dei tassi USA per quest’anno e, inoltre, ha prospettato un rallentamento della riduzione del bilancio della banca centrale.

PMI MANIFATTURIERO TEDESCO PESSIMO


Se questi annunci della Fed potevano essere solo interpretati come conseguenza di un rallentamento dell’economia già in atto o potenziale, il secondo evento (l’Indice PMI manifatturiero tedesco sceso in territorio di contrazione) ha confermato in modo molto più preoccupante rispetto alle attese che la situazione dell’economia europea non è affatto positiva al momento. Se la correzione dell’azionario euro e di Wall Street è stata pronunciata, ancora più significativa si è rivelata la contrazione dei rendimenti dei titoli di stato ‘core’: il Bund tedesco a 10 anni è scivolato sotto lo zero per la prima volta dal 2016 mentre il Treasury decennale USA si è attestato al 2,46%, il tasso che esprimeva all’inizio del 2018.

PRESTO SEGNALI POSITIVI SULL’ECONOMIA REALE


Tuttavia, come fanno notare gli esperti di Euromobiliare Sgr, se è senz’altro vero che la combinazione di questi eventi possa spiegare la forte reazione dei mercati, è altrettanto vero che l’orientamento accomodante assunto dalle banche centrali da inizio anno ha generato un’ ampia espansione delle condizioni finanziarie a livello globale che, di norma, ha ricadute positive sull'economia reale. “Insomma, la prudenza è d’obbligo ma, al netto dei dati macroeconomici ancora contrastati, potremmo essere vicini ad una fase di stabilizzazione del ciclo a cui dovrebbe seguire una graduale ripresa nei prossimi mesi” specificano i professionisti di Euromobiliare Sgr.

OGGI I DATI SUI CONSUMI USA


Passando in rassegna gli eventi macroeconomici in calendario questa settimana ne segnalano uno oggi, martedì 26. Si tratta del dato sulla fiducia dei consumatori statunitensi che, secondo le previsioni degli esperti di Euromobiliare Sgr, dovrebbe segnare ancora un incremento in marzo dopo il forte recupero di febbraio, confermando così una tenuta dei consumi interni nel primo trimestre dell’anno.

TRA GIOVEDÌ E VENERDÌ INFLAZIONE AREA EURO


Nell’area euro, invece, tra giovedì 28 e venerdì 29, saranno resi noti i dati preliminari di inflazione di marzo nei quattro principali paesi della regione. I professionisti di Euromobiliare Sgr ritengono probabile una sostanziale stabilità o un lieve segnale al rialzo; mentre non si può escludere una temporanea discesa dei prezzi al consumo ‘core’ (al netto delle componenti energia e alimentari) come conseguenza di un effetto calendario legato alla Pasqua.

BREXIT VERSO L’EPILOGO?


Infine, per quanto riguarda la Brexit si segnalano le due opzioni di proroga all’uscita concesse dall’Unione Europea: il 12 aprile oppure il 22 maggio. “Quest’ultima ipotesi appare tuttavia difficilmente praticabile (sarebbe possibile solo nel caso in cui l’accordo May passasse in parlamento entro il 29 marzo). Di conseguenza riteniamo che aumenti la probabilità dei due scenari estremi: uscita rimandata a data da destinarsi e successivamente riproposta in modalità ancora più soft, oppure un traumatico, ma meno probabile, no deal” concludono gli esperti di Euromobiliare Sgr.
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