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Occhi puntati sull’inflazione Usa dopo il ciclone Trump

La fase di nervosismo sui mercati finanziari, scattata dopo la minaccia di nuovi dazi USA da parte di Trump, potrebbe proseguire in attesa di conoscere gli sviluppi nei negoziati tra Stati Uniti e Cina

di Redazione 7 Maggio 2019 11:12
financialounge -  donald Trump Euromobiliare SGR inflazione https://www.flickr.com/photos/whitehouse/46863111734/

La settimana sui mercati finanziari si è aperta con una vera e propria doccia fredda. A provocarla il presidente statunitense Donald Trump che domenica sera ha minacciato di aumentare da venerdì prossimo dal 10% al 25% i dazi statunitensi su 200 miliardi di dollari di prodotti importati dalla Cina. Una nuova inattesa escalation nella guerra commerciale tra Washington e Pechino che riporta bruscamente in primo piano i rischi geopolitici.

VOLATILITÀ IN RIALZO, INDICI DI BORSA IN RIBASSO


Un brusco risveglio per i mercati finanziari con gli indici azionari, in particolare quelli cinesi, che hanno accusato pesanti perdite all’apertura di ieri mentre la volatilità si è impennata: l’indice VIX, che misura quella attesa a Wall Street in base alle opzioni sull’S&P 500, è balzato ieri in apertura di giornata del 43% portandosi a 17,45 punti, dai 12,48 punti della chiusura di venerdì, per chiudere la seduta a 15,44 punti.

MERCATI PRESI IN CONTROPIEDE


La decisione improvvisa di Trump ha sorpreso i mercati finanziari dopo una chiusura di settimana ben intonata grazie ai rassicuranti dati sul mercato del lavoro americano rilasciati venerdì. Numeri che disegnano un’economia in salute ma senza eccessi: nuovi posti di lavoro ad un ritmo sostenuto, una buona crescita salariale ma senza nessuna accelerazione al rialzo. Non a caso, gli indici di Wall Street si erano riportati sui massimi trascinando al rialzo l’azionario globale. Un trend positivo che ha coinvolto anche i mercati emergenti, rinvigoriti da un dollaro americano che sembra aver perso un po’ momentum.

HIGH YIELD E BTP


Il contesto positivo che si respirava venerdi scorso nell’azionario ha contagiato pure l’obbligazionario, con i governativi stabili (nei prezzi e nei rendimenti) e il comparto high yield e quello dei Btp che si avvantaggiano di rendimenti elevati e tendono a sovraperformare.

Video - Da Trump una doccia fredda sui mercati


Da Trump una doccia fredda sui mercati





LA FASE DI NERVOSISMO PROSEGUIRÀ


“A questo punto” fanno sapere gli esperti di Euromobiliare Sgr “è probabile che la fase di nervosismo sui mercati finanziari possa proseguire in attesa di conoscere gli sviluppi nei negoziati tra Stati Uniti e Cina. Un incontro è in agenda per metà settimana a Washington e l’obiettivo dell’amministrazione statunitense sembra quello di arrivare ad un accordo entro venerdì”.

VENERDÌ 10 I NUOVI DATI SULL’INFLAZIONE USA


A proposito, proprio venerdì 10 maggio è in calendario l’unico evento di rilievo nell’agenda economica della settimana. Per quella data, infatti, saranno resi noti i dati dell’inflazione in aprile negli USA. “L’indice headline (comprensivo di tutte le componenti dei prezzi al consumo, ndr) dovrebbe proseguire il suo trend moderatamente rialzista tracciato a marzo e portarsi sopra al 2% sulla scia dei prezzi della benzina e beni alimentari. Al contrario dell’indice ‘core (che esclude energia e beni alimentari) dovrebbe risultare stabile o in leggero rialzo” specificano i professionisti di Euromobiliare Sgr.
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