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Boris Johnson

In attesa di buone indicazioni dalla Fed e dagli indici Pmi

Prosegue il recupero dei listini azionari, ma per continuare la corsa servono precise assicurazioni dalla Fed e indicazioni dai Pmi su una sostanziale tenuta del ciclo globale

di Redazione 18 Giugno 2019 10:43

Il recupero dai minimi di fine maggio dei principali indici di Borsa è proseguito, sebbene in tono minore rispetto alla settimana precedente, anche nella seconda settimana di giugno. A beneficiarne maggiormente Wall Street, con l’indice S&P 500 che ha recuperato oltre la metà delle perdite accusate a maggio e l’indice della Borse mondiali (MSCI world), mentre l’Eurostoxx non è ancora riuscito a colmare metà del calo registrato a maggio.

ATTESI TRE TAGLI DEI FED FUNDS NEI PROSSIMI 12 MESI


A favorire i listini azionari c’è sempre di più l’aspettativa di un intervento espansivo da parte della Federal Reserve. Intervento che dovrebbe essere piuttosto significativo dal momento che i mercati incorporano aspettative di tre tagli dei Fed Funds nei prossimi 12 mesi. “Gli operatori finanziari sembrano convinti che ci possa essere un mini-ciclo di tagli nonostante l’attuale contesto non sia recessivo come nel 1995 o 1998” fanno sapere gli esperti di Euromobiliare Sgr.

RIFLETTORI PUNTATI SULLA FED


Riflettori puntati quindi a maggior ragione sulla riunione della banca centrale statunitense, in programma mercoledì, 19 giugno in cui i responsabili della Fed dovranno rendere note le proprie intenzioni. “Ci attendiamo che la banca centrale statunitense lasci invariati i tassi, ma nelle dichiarazioni finali prepari il terreno per futuri tagli nel momento in cui si materializzassero rischi al ribasso per lo scenario di crescita e inflazione” puntualizzano i professionisti di Euromobiliare Sgr.

CAMBIO DI TRAIETTORIA PER I DOTS?


I quali poi non escludono novità dalle lettura dell’aggiornamento trimestrale dei ‘Dots’, cioè i ‘puntini’ che delineano la mediana delle aspettative dei membri del consiglio direttivo sul profilo futuro dei tassi ufficiali: non escludono cioè un possibile cambio di traiettoria. Per quanto riguarda le stime macroeconomiche, invece, attesi marginali aggiustamenti.

VERSO UNA STABILIZZAZIONE DEGLI INDICI PMI


A proposito di dati macro, venerdì 21 è una data importante perché si alzerà il velo sui dati preliminari di giugno degli indici Pmi di Stati Uniti e dell’area euro. Secondo gli esperti di Euromobiliare Sgr negli Stati Uniti, dopo l’inattesa e severa discesa registrata in maggio, si dovrebbe materializzare un consolidamento degli indici sui livelli del mese scorso, ovvero su una soglia poco al di sopra di quella che delimita l’espansione, e questo sia per il comparto manifatturiero che per quello dei servizi.

IL SENTIMENT DEGLI OPERATORI


“La fiducia delle imprese non dovrebbe accusare ulteriori deterioramenti anche nella zona euro, in particolare nell’ambito del settore manifatturiero che da febbraio è al di sotto di 50” specificano i professionisti di Euromobiliare Sgr secondo i quali se la stabilizzazione degli indici Pmi prendesse corpo su entrambe le sponde dell’Atlantico potrebbe segnalare una sostanziale tenuta del ciclo globale con conseguente impatto positivo sul sentiment degli operatori finanziari.

SULLO SFONDO UNA BREXIT SENZA ACCORDO


Infine, come di consueto, un aggiornamento sulla situazione nel Regno Unito dove proseguire il processo di selezione del nuovo leader conservatore. “I numeri al momento sembrano favorire di Boris Johnson, situazione che inevitabilmente fa aumentare i timori di una Brexit senza accordo” concludono gli esperti di Euromobiliare Sgr.
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