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Banche centrali all’unisono, 15 tagli dei tassi da inizio luglio

Mentre i mercati vivono una fase di assestamento in attesa di dati macro più incoraggianti, va registrata la mossa della Fed che porta a 15 il numero dei tagli dei tassi da luglio a livello globale

di Redazione 24 Settembre 2019 10:29

La scorsa settimana si era aperta con l’impennata del prezzo del petrolio a seguito degli attacchi alle raffinerie saudite. Tuttavia, dopo la fiammata iniziale che ha proiettato il petrolio Brent in area 70 dollari, le quotazioni si sono assestate intorno a 65 dollari, a mano a mano che si constatava che i danni effettivi provocati risultavano relativamente contenuti.

DATI MACRO INCORAGGIANTI


“In parallelo hanno cominciato ad affluire dati macro economici più incoraggianti , in particolare nell’ambito del settore immobiliare americano che sembra aver trovato il giusto dinamismo per sfruttare la discesa dei tassi registrata negli ultimi 12 mesi” fanno sapere gli esperti di Euromobiliare Sgr.

15 TAGLI DEI TASSI DA INIZIO LUGLIO


Nel frattempo, le banche centrali hanno proseguito la loro inclinazione favorevole alle politiche monetarie più accomodanti: basti pensare che da inizio luglio si contano ben 15 mosse espansive promosse dagli istituti centrali. In tale computo figurano anche due operazioni annunciate la scorsa settimana: la riduzione di 50 punti base (0,50%) adottata dalla banca centrale brasiliana, e il tanto atteso taglio di 25 punti base (0,25%) da parte della Federal Reserve.

[caption id="attachment_146114" align="alignnone" width="550"]I tagli dei tassi effettuati dalle banche centrali dallo scorso luglio (Fonte: Euromobiliare Sgr) I tagli dei tassi effettuati dalle banche centrali dallo scorso luglio (Fonte: Euromobiliare Sgr)[/caption]

GERMANIA, 100 MILIARDI DI EURO PER LA GREEN ECONOMY


“Il presidente della banca centrale statunitense Powell ha ribadito la necessità di un accomodamento monetario come contrasto ai rischi legati alle politiche protezionistiche, ma, dal momento che reputa poco probabile una recessione in tempi brevi, esclude per il momento l’esigenza di un vero e proprio ciclo di tagli ai tassi” specificano i professionisti di Euromobiliare Sgr. I quali tengono, inoltre, a segnalare un altro evento rilevante della scorsa settimana: l’annuncio in Germania di un piano di investimenti a sostegno della green economy per 100 miliardi di euro in 10 anni.

MERCATI IN ASSESTAMENTO


Un contesto, nel suo insieme, abbastanza confortevole e senza eccessi, che ha propiziato un assestamento dei mercati. I rendimenti dei titoli di stato hanno ritracciato dopo l’impennata della prima parte del mese, mentre gli indici di Borsa hanno mostrato variazioni settimanali contenute con l’azionario Europa e Giappone in territorio leggermente positivo. “L’attenzione degli investitori nel corso di questa settimana sarà orientata sugli indicatori macro e in particolare sui dati preliminari di settembre degli indici di fiducia delle imprese americane e di area euro” spiegano gli esperti di Euromobiliare Sgr.

Video - Occhio agli indicatori macro dopo una settimana di assestamento


Occhio agli indicatori macro dopo una settimana di assestamento





PMI AREA EURO DELUDENTI


A questo proposito, ieri mattina sono stati resi noti gli indici di area euro che non hanno confermato la timida stabilizzazione registrata nel mese precedente: il PMI composto di settembre è infatti diminuito da 51,9 a 50,4. A trainarlo al ribasso l’indice del settore manifatturiero, in particolare da quello tedesco il cui indice si è attestato a sorpresa a 41,4 punti. Anche il segmento dei servizi non ha mostrato brillantezza sebbene il calo sia risultato più contenuto e, soprattutto, preservando i valori al di sopra della soglia di espansione.

PMI USA IN MIGLIORAMENTO


Sempre ieri, infine, l’indice PMI manifatturiero degli Usa relativo a settembre ha segnato 51 punti contro i 50,4 delle previsioni e i 50,3 punti del mese di agosto. In lieve incremento pure l’indice PMI del settore servizi a 50,9 punti contro 50,7 punti del mese precedente.
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