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Come investire per aiutare a frenare gli incendi australiani

Per il Bureau of Meteorology dell’Australia il cambiamento climatico nel Pianeta sta influenzando sia la frequenza sia la nocività degli incendi boschivi nel mondo e soprattutto in Australia. Ecco cosa possiamo fare per contrastarne gli effetti

di Leo Campagna 7 Febbraio 2020 10:57
financialounge -  australia Etica Sgr riscaldamento globale sostenibilità

L’estate australiana è appena iniziata, dal momento che la regione si trova nell’emisfero sud e le stagioni sono invertite rispetto all’Europa, ed ha già registrato temperature record a dicembre: 42 gradi, con punte di 49. In parallelo le piogge sono state inferiori di un terzo rispetto al solito. Inoltre il 2019 è stato per l’Australia l’anno più caldo e più secco da quando esistono le rilevazioni. Un contesto ‘critico’ che ha propiziato incendi di gigantesche proporzioni che stanno devastando irrimediabilmente l’ambiente.

LA RELAZIONE TRA CLIMA E INCENDI


Qual è la relazione tra il clima e gli incendi? “Il cambiamento climatico non solo aumenta la temperatura come ormai è dimostrato, ma incide pure in modo significativo sull’umidità atmosferica, sui sistemi climatici e sui venti. Inoltre aumenta l’incidenza dei "fulmini secchi", quelli che si manifestano in assenza di pioggia (le gocce evaporano prima di cadere al suolo, ndr)”, spiegano gli esperti di Etica Sgr.

IL DIPOLO DELL’OCEANO INDIANO


I quali segnalano un particolare fattore climatico che ha facilitato la diffusione degli incendi in Australia: un eccezionale apporto di aria calda e secca, dovuta in particolare a tre eventi concomitanti. In primis il dipolo dell’Oceano Indiano: un fenomeno atmosferico che porta aria umida nell’Africa meridionale e aria secca in Australia. In base all’analisi riportata su Nature, proprio il riscaldamento globale aumenterebbe la frequenza del dipolo nell’Oceano Indiano.

I fondi comuni di Etica Sgr nella rete di Banca Generali Private


I fondi comuni di Etica Sgr nella rete di Banca Generali Private





RISCALDAMENTO DELLA STRATOSFERA


In secondo luogo, un riscaldamento della stratosfera. Secondo Giorgio Vacchiano, ricercatore in selvicoltura e pianificazione forestale dell’Università degli Studi di Milano, tale evento di riscaldamento improvviso della stratosfera (oltre 40 gradi di aumento) nella zona antartica, è straordinario ma è provocato da cause “naturali”.

SPOSTAMENTO DEI VENTI OCCIDENTALI PIÙ A NORD


Infine, uno spostamento dei venti occidentali (o anti-alisei) più a nord. In questo caso il movimento delle correnti d’aria possono essere alterate dal riscaldamento globale e dal buco dell’ozono: gli anti-alisei, nel momento in cui tendono a spostarsi verso nord, portano ulteriore aria calda in Australia.

COME CONTRIBUIRE A LIMITARE I DANNI


Di fronte alla catastrofe naturale degli incendi in Australia, ognuno di noi può essere protagonista nel rallentare il riscaldamento globale e contribuire a limitarne i danni. “L’attenzione deve essere riposta al CO2 rilasciato nell’atmosfera in grande percentuale dalle attività umane: dalla produzione e consumo di energia (30%) ai trasporti (25%), dall’agricoltura e allevamento (20%) al riscaldamento e raffrescamento domestico (15%) fino alla deforestazione (10%)”, fanno sapere gli esperti di Etica SGR.

IL PROFILO ESG DEI FONDI DI ETICA SGR


I fondi sostenibili e responsabili di Etica Sgr si pongono l’obiettivo di creare opportunità di rendimento in un’ottica di medio-lungo periodo, puntando all’economia reale e premiando imprese e Stati che mettono in pratica azioni virtuose in materia ambientale, sociale e di governance (ESG). Investire per sé e per il Pianeta è possibile.
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