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Recessione Usa in vista, ma una Fed accorta può evitarla

Secondo Ethenea i dati economici potrebbero ancora peggiorare nei mesi a venire, ma la Fed potrebbe aiutare un atterraggio morbido. Per contenere i rischi, va ridotta la duration dei bond in portafoglio.

di Redazione 26 Aprile 2019 12:48

Il primo trimestre del 2019 è stato archiviato non solo con una partenza spumeggiante dell’azionario globale, ma anche con l’emergere di segnali di debolezza dell’economia reale. I dati segnalano un netto rallentamento dei flussi commerciali a fine 2018, in linea con la debolezza globale nel settore manifatturiero. Anche la guerra commerciale tra Cina e Stati Uniti non sembra priva di conseguenze. Un altro segnale sul futuro dell'economia è dato anche dai rendimenti dei Bund e dei Treasury decennali, con il primo a fine marzo sceso in territorio negativo per la prima volta dal 2016, che potrebbe non essere dovuto solo alle previsioni di futura debolezza economica, ma anche ai timori del possibile caos che seguirebbe una Brexit disordinata. Uno scenario che secondo Guido Barthels, portfolio manager di Ethenea, lascia presagire una recessione negli Stati Uniti nei prossimi 12 mesi e di conseguenza nell'intero mondo sviluppato.


L’INVERSIONE DELLA CURVA CHE ANTICIPA LA RECESSIONE


Ma, secondo l’esperto, non è da escludere la possibilità di un ‘soft landing’, ovvero un rallentamento graduale che non sfoci in una recessione, se le autorità saranno in grado di impiegare con abilità misure di politica monetaria e fiscale. Barthels osserva che anche il rendimento del decennale del Tesoro Usa è sceso al di sotto del 2,5%, un livello “non importante di per sé, ma ciò che spaventa gli operatori è che per la prima volta dal 2006 la curva statunitense si è invertita tra i rendimenti a tre mesi e quelli a 10 anni e le ultime sei recessioni sono sempre state preannunciate con 12-18 mesi di anticipo da un'inversione della curva dei tassi”. In questo contesto, è comprensibile che i mercati reagiscano modificando il proprio giudizio sulle future mosse della Fed. Dopo l'inversione della curva, il mercato ha rivisto decisamente al rialzo a quasi l’80% dal precedente 50% le probabilità di un taglio dei tassi già a gennaio 2020, mentre anche le probabilità di una recessione nel prossimo anno continuano a salire, stando ai calcoli della Federal Reserve di New York.

Perché le elezioni spagnole non spaventano i mercati  


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FIDUCIA NELL’ABILITA’ E CAPACITA’ DELLA FED


“Siamo dell'opinione che sia in atto un rallentamento e che i dati economici potranno ancora peggiorare nei prossimi mesi”, afferma Barthels. Ma aggiunge di confidare “nell'abilità delle autorità e nelle loro capacità di evitare una vera e propria recessione, attraverso interventi di natura fiscale e monetaria”. Per quanto riguarda i portafogli, abbiamo assistito a un ottimo inizio d’anno per la componente obbligazionaria, che ha beneficiato di un restringimento degli spread e ha anche sfruttato il crollo dei rendimenti a lunga dei titoli Usa, che ha portato dopo diversi anni all’inversione di una parte della curva. In questa fase, i fondi Ethenea hanno ridotto la duration dell’investimento obbligazionario, per preservare i buoni risultati della prima parte dell’anno, mentre la componente azionaria del fondo [tooltip-fondi codice_isin="LU0564177706"]Ethna Aktiv[/tooltip-fondi] rimane impostata in modalità opportunistica, per poter ridurre tempestivamente l’esposizione in caso di scenario nuovamente avverso per le borse.
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