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Obbligazioni, ridurre la duration come strategia di difesa

Il rischio inflazione consiglia di modificare la scadenza media delle obbligazioni. Prospettive positive per l'azionario grazie anche al calo della disoccupazione.

25 Gennaio 2018 09:31
financialounge -  BCE Ethenea Federal Reserve mercati azionari mercati obbligazionari Yves Longchamp

Le due principali banche centrali del mondo, la Federal Reserve e la Banca centrale euroepea (BCE), hanno delineato uno scenario economico caratterizzato da una crescita solida e un’inflazione pressoché stabile. In altre parole, questo significa che la normalizzazione delle politiche monetarie (leggi rialzo dei tassi di interesse) sarà graduale.

Tuttavia, secondo Yves Longchamp, Head of Research di ETHENEA Independent Investors, persistono i rischi legati a una potenziale crescita dell’inflazione ed è consigliabile, di conseguenza, ridurre la duration (la scadenza media dei titoli e, quindi, la sensibilità del portafoglio al rialzo dei tassi) degli investimenti obbligazionari.

APPROFONDIMENTO
I tre rischi da tenere sotto controllo nel 2018

Yves Longchamp è invece più ottimista sulle prospettive del mercato azionario. “Da inizio anno l’economia globale ha fatto registrare una partenza spedita con una maggiore profittabilità delle aziende e un ciclo crescente degli investimenti. Aspetti che, abbinati al calo della disoccupazione, rendono ottimisti sulle prestazioni del mercato azionario nei mesi a venire”.

Per Yves Longchamp sono almeno quattro infatti i fattori di supporto all’equity. “In primis, le prospettive economiche positive che sostengono in modo robusto la profittabilità delle aziende. In secondo luogo, il ciclo produttivo globale che sta facendo molto bene e questo si traduce in un aumento nella domanda di investimenti. Terzo, la disoccupazione in costante calo che sta sostenendo la fiducia dei consumatori e dunque i loro livelli di spesa. Infine, diversi segnali mostrano che la politica monetaria resterà accomodante per tutto il 2018” specifica Yves Longchamp.
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