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High yield euro, nei prossimi 12-18 mesi prevale uno scenario positivo

Attenzione però ai singoli fattori negativi sugli high yield come un forte peggioramento delle condizioni economiche in Europa e una politica monetaria più aggressiva da parte della BCE.

11 Ottobre 2017 10:22
financialounge -  BCE Ethenea Europa High Yield mercati obbligazionari politica monetaria Thomas Herbert

C’è un segmento del mercato obbligazionario societario della zona euro, quello con rating single B, che offre un rendimento medio di circa il 4,5% e che sembra poter continuare ad offrire una possibile soluzione al dilemma degli investitori obbligazionari della zona euro alla ricerca di rendimento.

Un segmento che rimane fondamentalmente in buona salute grazie agli utili societari in tendenziale aumento, e, in parallelo, alla leva finanziaria e alla copertura degli interessi in miglioramento. Le condizioni di rifinanziamento sono ancora piuttosto rilassate e di conseguenza i tassi di default (fallimento) nel mercato europeo delle obbligazioni high yield sono molto bassi: secondo le più importanti agenzie di rating, questi tassi potrebbero rimanere ben al di sotto della media nel prossimo futuro.

“Al di là degli shock geopolitici, un rischio scontato per il mercato high yield è il verificarsi di un forte peggioramento delle condizioni economiche in Europa. Ciò porterebbe a un aumento ciclico dei default societari e a un repricing dei premi per il rischio per le obbligazioni high yield” specifica Thomas Herbert, Portfolio Manager di Ethenea, che poi indica un’altra fonte di volatilità: lo stress del settore bancario dal quale potrebbe scaturire un deterioramento delle condizioni di rifinanziamento per le imprese.

Infine, le banche centrali potrebbero generare qualche tensione per gli investitori nel segmento high yield. Se la BCE dovesse innescare, contro le attese, un massiccio aumento dei rendimenti dei titoli di Stato, le obbligazioni high yield soffrirebbero di un aumento della volatilità e di un deterioramento della copertura degli interessi. Non solo.

Negli ultimi anni, complici le attività di allentamento monetario messe in campo dalla BCE, è aumentata la sensibilità dei tassi di interesse del mercato high yield europeo. Ne deriva che un aumento dei rendimenti del mercato obbligazionario potrebbe quindi comportare un impatto negativo più sostenuto sulle valutazioni rispetto al passato.

È probabile pertanto che un cambiamento drastico nelle politiche della BCE possa scatenare effetti a catena sulle altre classi di attivo, dai titoli di Stato alle obbligazioni garantite, fino a intaccare le obbligazioni societarie con rating basso.

“A nostro avviso, resta comunque improbabile il concretizzarsi di tutti questi scenari nei prossimi 12-18 mesi. La BCE non sembra avere fretta nel modificare in modo drastico e rapido l’allentamento monetario, almeno nel breve periodo. Una minor riduzione del volume del programma di acquisto degli attivi l’anno prossimo, dovrebbe avere un impatto molto limitato sul mercato high yield, purché ne corrisponda una più solida crescita economica all’interno dell’Eurozona” conclude Thomas Herbert.
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