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Piazza Affari e spread snobbano il giudizio di Fitch

Indici in positivo nel Vecchio Continente, nonostante il declassamento dell’agenzia di rating. Oggi si attendono le decisioni della Fed, domani tocca alla Bce. Spread senza scossoni a 230 pb, in rialzo le quotazione del petrolio 

di Fabrizio Arnhold 29 Aprile 2020 09:36
financialounge -  borse fitch mercati spread

Le Borse europee aprono in positivo. Piazza Affari inizia leggermente sotto la parità per poi portarsi subito a +0,60%, Francoforte +0,38%, Parigi +0,54% e Londra +0,45%. Non pesa sui listini, quindi, la decisione di Fitch che ieri ha declassato a sorpresa l’Italia. 

IL GIUDIZIO DI FITCH


Milano in avvio di contrattazioni non si fa condizionare dal giudizio di Fitch che ieri ha abbassato la sua valutazione sul credito dell’Italia a BBB-, con outlook stabile, portandolo di fatto a un solo gradino dalla categoria dei junk bond, ossia i titoli spazzatura. Lo spread è in lieve rialzo a 230 punti base.

IN ATTESA DELLE BANCHE CENTRALI


I mercati aspettano le decisioni della Federal Reserve questa sera e, soprattutto, quelle della Bce di giovedì. Si spera in un ulteriore ampliamento delle misure monetarie a sostegno dell’economia, dopo quelle già messe in campo. Restano da valutare le incognite legate alla fase 2, con il rischio di nuovi contagi a seguito dell’allentamento delle misure di restrizione. In giornata sarà pubblicato anche il dato sull’andamento del Pil americano relativo al primo trimestre. Previste per oggi anche nuove emissioni del Tesoro italiano, con il collocamento di Btp e CCteu, per un controvalore di circa 6 miliardi di euro. 

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LA TRIMESTRALE DI ALPHABET


A dare slancio positivo alle contrattazioni anche la trimestrale di ieri di Alphabet, la holding di Google, che ha riportato nel primo trimestre ricavi in aumento del 14%, grazie all’impennata del numero di connessioni su YouTube durante queste settimane di lockdown. Oggi sono attesi i numeri di Facebook e Microsoft. 

PETROLIO IN RECUPERO


Mini rimbalzo ieri per il petrolio, in attesa dei dati sulle scorte americane. Nei giorni scorsi, a pesare sulle quotazioni sono state anche le vendite del fondo Usa, United States Oil Fund, sui contratti a breve scadenza. Il Wti giugno recupera quasi il 13%, salendo a 13,93 dollari al barile. Il Brent supera i 21 dollari al barile.
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