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Alessandro Aspesi

Problemi di soldi, i millennial soffrono sempre più di insonnia

Lo rivela un sondaggio di Columbia Threadneedle Investments, secondo cui i giovani adulti tra i 23 e i 38 anni non riescono a dormire la notte per le preoccupazioni legate alla loro situazione finanziaria

di Chiara Merico 16 Dicembre 2019 16:52

I millennial italiani passano le notti in bianco, ma non perché vanno a ballare o a divertirsi: a tenere svegli i giovani adulti– nati tra gli anni Ottanta e la metà dei Novanta – sono le preoccupazioni per le questioni economiche.

UN ITALIANO SU DUE PREOCCUPATO


Tutte le generazioni sono preoccupate per le loro finanze, ma i millennial lo sono di più: almeno a quanto emerge da un sondaggio condotto da Columbia Threadneedle Investments. Secondo l’indagine oltre la metà degli italiani (53%) concorda sul fatto che le preoccupazioni economiche sono fonte di stress tanto da tenerli svegli la notte.

NOTTI IN BIANCO


La percentuale cresce in modo significativo tra le giovani generazioni: se “solo” il 47% dei Baby-Boomer (i nati tra il 1945 e il 1964) e il 57% della Generazione X (i nati tra il 1964 e il 1980) passano le notti in bianco pensando ai problemi economici, ben il 62% dei millennial soffre di insonnia causata dalla difficoltà di arrivare a fine mese e pianificare il proprio futuro finanziario.

CONFRONTO CON FAMILIARI E AMICI


Il 40% dei millennial, inoltre, vive con preoccupazione il confronto a livello finanziario con amici e familiari, un confronto che potrebbe risultare ancora più difficile a causa dell’esposizione ai social media. Il dato risulta nettamente più alto rispetto agli appartenenti alla Generazione X e ai Baby Boomer.

PROBLEMI ANCHE PER LE SPESE DI NATALE


Un dato preoccupante evidenzia che, quest’anno, un quarto dei millennial (26%) afferma di avere difficoltà addirittura nel pianificare le spese legate al Natale, dai regali al cenone, rispetto al 22% della Generazione X e solo al 14% dei Baby Boomer.

DIFFICILE PIANIFICARE


Fra i millennial si avverte, inoltre, particolare preoccupazione su come affrontare le spese più di breve periodo, ma anche sulla pianificazione di un piano pensionistico adeguato. I millennial risultano la generazione più afflitta da preoccupazioni economiche in generale: acquistare una casa (66%), avere una pensione confortevole (63%), beneficiare di assistenza socio-sanitaria dopo la pensione (61%) e disporre di liquidità per affrontare spese importanti nel corso della propria vita e/o di quella dei propri cari (61%), sono le prime e principali fonti di preoccupazione a livello economico.

PESA LA CRISI ECONOMICA


Questo scarto potrebbe essere attribuito a una maggiore difficoltà dovuta alla fase economica contingente: quasi un terzo dei millennial (63%) ritiene che le generazioni precedenti abbiano vissuto in un contesto più facile rispetto a quello attuale. Dalla ricerca emerge, quindi, chiaramente una certa tensione tra le varie generazioni oltre a un impatto molto negativo sulla qualità della vita delle generazioni più giovani e sui loro rapporti personali.

TENSIONI IN FAMIGLIA


Ad esempio, oltre un terzo dei millennial (35%) afferma di avere spesso confronti accesi, in merito alle questioni finanziarie, con i membri della propria famiglia. In definitiva, le preoccupazioni su spese e risparmi e gli attriti in famiglia che ne derivano hanno implicazioni sul benessere dei millennial. Uno su cinque (22%) ha dichiarato che, negli ultimi 12 mesi, le preoccupazioni economiche hanno avuto un impatto negativo sulla qualità della propria vita rispetto al 15% della Generazione X e al 12% dei Baby-Boomer.

RICADUTE NEI RAPPORTI TRA COETANEI


Questo tipo di impatto, tuttavia, non si avverte solo fra generazioni diverse, ma ha delle importanti ricadute anche fra coetanei, a livello interpersonale. Per il 16% dei millennial le preoccupazioni economiche hanno avuto una ricaduta sulla propria relazione o a livello coniugale, rispetto all'11% della Generazione X e solo al 9% dei Baby-Boomer.

UN DATO PREOCCUPANTE


“Quando si tratta di risparmio e di come o dove spendere i propri capitali esistono sempre differenze generazionali, ma il fatto che dalla ricerca sia emerso che così tanti millennial siano angosciati su come poter affrontare, quest’anno, le spese relative al Natale è abbastanza preoccupante”, ha commentato Alessandro Aspesi, country head Italia di Columbia Threadneedle Investments.

BISOGNO DI SICUREZZA


Per Aspesi “questa generazione, che va dai 23 ai 38 anni, ha un’aspettativa sulla qualità di vita sicuramente più alta rispetto ai propri genitori, ma deve anche affrontare un contesto finanziario ben più difficile e, di conseguenza, una maggiore pressione psicologica. Le difficoltà che i millennial si trovano ad affrontare in questi anni sono molto differenti rispetto a quelle delle generazioni precedenti. Questa generazione oggi fa realmente fatica ad accumulare e a risparmiare. Forse il miglior regalo di Natale e il miglior proposito per il nuovo anno che un Millennial possa fare è iniziare a pensare alla gestione e al controllo delle proprie finanze in un’ottica di lungo periodo, anche attraverso dei piccoli piani di investimento nel lungo periodo”.
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