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Mercati, tra i rischi potenziali spiccano i cambiamenti ai vertici delle banche centrali

Gli altri rischi sono quelli relativi agli sviluppi geopolitici, alle fibrillazioni sul tapering, all’andamento del dollaro e alla situazione dei mercati emergenti.

11 Settembre 2017 09:48
financialounge -  banche centrali Columbia Threadneedle Investments dollaro Maya Bhandari mercati emergenti tapering Toby Nangle

“Non abbiamo apportato alcuna modifica alla nostra asset allocation complessiva questo mese” fanno sapere Toby Nangle e Maya Bhandari, Gestori Multi-asset di Columbia Threadneedle Investments, che, però, a livello azionario hanno rivisto al ribasso il giudizio su tre settori.

“Su industria e finanza siamo passati da un giudizio favorevole a uno neutrale, mentre quello sul comparto tecnologico è stato abbassato da molto favorevole a favorevole. Rimaniamo ottimisti sulla tecnologia, ma considerate le valutazioni attuali abbiamo ritenuto prudente ridimensionare la nostra esposizione al settore” specificano i due manager che, in questo contesto quasi ideale caratterizzato da un miglioramento della crescita senza pressioni sui prezzi intravedono l'accumularsi di rischi potenziali: dagli sviluppi geopolitici ai cambiamenti ai vertici delle banche centrali, dalle fibrillazioni sul tapering all’andamento del dollaro fino ai mercati emergenti.

Tra questi, quello relativo ai cambiamenti delle massime cariche delle principali banche centrali assume per Toby Nangle e Maya Bhandari un particolare rilievo.

“Un cambio alla guida delle banche centrali potrebbe mettere in discussione le politiche monetarie accomodanti che negli ultimi anni hanno sostenuto gli asset rischiosi, minacciando il contesto di tassi ‘più bassi più a lungo’” sottolineano infatti i due manager che ricordano come, negli Stati Uniti, l'incarico di Janet Yellen terminerà nel gennaio 2018, mentre in Giappone il mandato di Haruhiko Kuroda finirà ad aprile e il prossimo governatore della Bank of Japan potrebbe essere un tradizionalista pronto a normalizzare quanto prima la politica monetaria. Il mandato di Mario Draghi alla BCE, infine, scadrà nell'ottobre 2019, ma non è da escludere che il prossimo anno il presidente della banca centrale europea possa decidere di candidarsi alla guida dell'Italia.

“Per tutte queste ragioni, siamo consapevoli che un'accelerazione del processo di normalizzazione da parte delle banche centrali potrebbe avere serie ripercussioni sugli asset rischiosi globali” specificano Toby Nangle e Maya Bhandari.
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