Il segreto per un investimento di successo in tempi come questi

Pazientare e rimanere concentrati su orizzonti di lungo termine, senza arrischiarsi a prevedere i movimenti del mercato. È questa la ricetta formulata da Matt Miller, Analista politico di Capital Group, per un investimento di successo in tempi del genere. Un approccio che consente di superare l’impasse sull’esito delle prossime elezioni presidenziali americane: per Matt Miller, infatti, qualunque sia l'esito delle prossime elezioni, l'impatto sui mercati risulterà pressoché identico.

“Consideriamo la performance storica dell'indice S&P 500 negli ultimi otto decenni. In 17 anni su 18 in cui si sono tenute elezioni presidenziali, un ipotetico investimento di 10.000 dollari nell'indice effettuato all'inizio di ciascun anno elettorale sarebbe aumentato di valore nei successivi 10 anni” spiega Matt Miller ricordando che l’eccezione è stata la vittoria di George W. Bush su Al Gore nel 2000 che ha inaugurato il cosiddetto ‘decennio perduto’ per i titoli azionari, con l'indice S&P 500 che ha chiuso il periodo con un rendimento negativo, su cui hanno però impattato due eventi di portata devastante: il crollo delle dot.com nel 2000 e la crisi finanziaria del 2008.

Tornando agli altri 17 decenni, quando ha vinto un democratico, l'ipotetico investimento iniziale di 10 mila dollari avrebbe raggiunto mediamente quota 29.456 dollari un decennio più tardi, mentre quando alla Casa bianca si è seduto un repubblicano, il valore medio a 10 anni sarebbe salito a 32.413 dollari.

Alla luce di questi risultati storici, gli investitori che non si fanno influenzare dalle distorsioni di breve termine e che restano focalizzati sugli obiettivi di lungo periodo senza pretendere di prevedere i movimenti del mercato, hanno tendenzialmente beneficiato di buone o ottime performance a lungo termine: una regola che vale per gli anni delle elezioni presidenziali come pure in qualsiasi altro periodo dell'anno.