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Rimaniamo comunque in un’era post-post-crisi estremamente eterogenea

Il recente aumento dei tassi di interesse del mercato obbligazionario in dollari potrebbe già rappresentare una buona occasione per gli investitori a reddito fisso.

14 Febbraio 2017 10:15
financialounge -  Capital Group mercati obbligazionari rendimenti Tom Hollenberg

“La nostra tesi centrale, secondo la quale rimaniamo in un’era post-post-crisi estremamente eterogenea, rimane invariata” puntualizza Tom Hollenberg, Analista degli investimenti nel reddito fisso di Capital Group, che, alla luce delle sorprese negative nel recente passato, preferisce restare cauto per quanto riguarda le prospettive politiche. L’analista ritiene inoltre che l’aumento dei rendimenti del mercato obbligazionario costituisca un’opportunità per gli investitori interessati al reddito fisso per superare qualsiasi sorpresa che possa presentarsi nel corso di quest’anno.

La convinzione di Tom Hollenberg si basa sul fatto che siano tre i fattori principali di supporto agli attuali rendimenti. In primis il differenziale di rendimento tra le obbligazioni denominate in dollari USA e gli altri mercati sviluppati. In secondo luogo i fondi pensione statunitensi, che utilizzano i titoli di Stato per gestire le passività a lunga scadenza. In terzo luogo il legame esistente tra gli attuali livelli dei tassi di interesse e alcuni dei fattori economici a livello mondiale, dai tassi di risparmio alle crescita della produttività, dalla disuguaglianza all’economia globale.

“Per esempio, gli investitori esteri tendono a coprire l’esposizione in obbligazioni USA nella propria valuta nazionale, per sfruttare l’extra rendimento” spiega Tom Hollenberg mentre gli investitori giapponesi potrebbero ritornare ad alimentare i flussi di acquisto di bond in dollari qualora la Bank of Japan ribadisse l’obiettivo di ‘ancorare’ allo zero i rendimento sui suoi titoli di Stato decennali. I fondi pensione statunitensi, dal canto loro, potrebbero interpretare il recente rialzo dei rendimenti come un’opportunità per acquistare reddito fisso: dopo il taper tantrum del 2013 (quando la riduzione dei flussi di acquisto di bond in dollari sul mercato da parte della Fed scatenò un rialzo dei tassi USA), l’acquisto di Treasury da parte dei fondi pensione aumentò nettamente.

Tom Hollenberg, inoltre, si aspetta per i prossimi mesi un approccio più moderato all’emissione di debito, senza tuttavia escludere, in alcuni settori, il ricorso alla leva finanziaria. Questo perché, sebbene sia probabile una contrazione, le attività di fusione e acquisizione potrebbero comunque dar luogo a qualche emissione di un certo rilievo.

“In particolare, sono già stati annunciati diversi accordi di M&A, comprese alcune enormi operazioni nel settore chimico: prevediamo che questi finanziamenti raggiungano il mercato nella prima metà dell’anno” conclude Tom Hollenberg.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Capital Group

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