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Paesi emergenti, nel lungo periodo focus su demografia e produttività

Nel lungo periodo, in ottica di 30 anni, la crescita demografica, l’offerta di manodopera e la produttività faranno primeggiare i più dinamici paesi emergenti.

12 Ottobre 2016 10:24
financialounge -  cina Dave Holstein demografia mercati emergenti

Se si guarda ai prossimi 30 anni, è indispensabile modificare l’approccio ai paesi emergenti: contano (e, soprattutto, conteranno) in misura sempre più significativa il profilo demografico, l’offerta di persone e manodopera e la produttività di persone e capitale. Ne è convinto Dave Holstein, gestore di portafoglio per la strategia Emerging Markets di Capital Group, secondo il quale un cambiamento sostanziale deriverà dalle implicazioni a livello di potere geopolitico, in particolare il ruolo che svolgerà la Cina nella leadship mondiale.

Secondo il manager, l’attuale ordine mondiale nel quale gli Stati Uniti, che rappresentano il paese più influente, è destinato a cambiare e questo costituirà un elemento di assoluto rilievo da considerare nei prossimi anni.
“In una prospettiva trentennale, ritengo ipotizzabile un mondo come un luogo più piccolo e caratterizzato da una modifica sostanziale riguardo ai paesi emergenti: tutti gli aspetti che in qualche modo li hanno differenziati finora storicamente diventeranno meno significativi” sostiene Dave Holstein.

Basti pensare che la Cina viene tuttora considerata un mercato emergente e lo stesso vale per la Corea del Sud e per Taiwan: paesi che, al contrario, possono essere considerati “sviluppati” in termini di ricchezza (Pil), reddito pro capite e miglioramento del tenore di vita. A mano a mano che la loro crescita aumenterà di dimensione e qualità verranno esclusi dal paniere dei mercati emergenti spingendo l’investitore verso altre regioni del mondo più dinamiche.
In quest’ottica il profilo demografico è (e, soprattutto, sarà) un fattore chiave per prevedere l’aspetto che potrebbero assumere i mercati emergenti in futuro.

“I paesi che vedranno aumentare la propria percezione di importanza sono quelli con profili demografici favorevoli, in particolare quelli con una popolazione più giovane e in crescita, come Nigeria e Vietnam” dice Dave Holstein che, riflettendo su questo trend, ritiene che oggi i veri mercati emergenti sono forse quelli che l’indice MSCI definisce mercati di frontiera.

** Il presente articolo è stato redatto da FinanciaLounge. Una parte di contenuti e dati gentilmente concessi da Capital Group
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