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I grandi titoli Biopharma saranno sempre più forti

Capital Group vede nel segmento healthcare del mercato azionario un potenziale che andrà oltre la pandemia. Chi è già forte lo diventerà ancora di più. Tre parametri per scegliere su quali investire

di Virgilio Chelli 22 Maggio 2020 10:00

La pandemia che ha colpito le economie del pianeta da febbraio ha messo anche in evidenza sui mercati azionari il settore healthcare e le realtà del Biopharma. In particolare, quelle a più grande capitalizzazione potrebbero restare più resilienti di molti altri settori anche dopo la pandemia, con le aziende biofarmaceutiche più forti destinate a diventare ancora più forti, anche perché le malattie infettive sembrano destinate a diventare un focus molto importante delle politiche sanitarie.

UN TREND ACCELERATO DALL’AVVENTO DEL COVID-19


Indubbiamente le tendenze di lungo termine che stanno plasmando il futuro del Biopharma sono state accelerate dall’avvento del covid-19, con l’attesa di un aumento dell'uso dei big data su tutti gli aspetti legati alla scoperta e allo sviluppo dei farmaci. Anche la medicina di precisione sembra stia per arrivare finalmente alla maturità, mentre la terapia cellulare e genica sarà il prossimo orizzonte dell'innovazione in campo medico, con una transizione simile al passaggio dalle sostanze chimiche alle proteine per i farmaci di 40 anni fa.

UNA RESILIENZA MOSTRATA GIA’ NELLE ULTIME TRIMESTRALI


In questo contesto sembra anche destinata a crescere l'importanza della Cina nell'industria biofarmaceutica globale, sia come secondo mercato più grande del mondo, sia come fonte di innovazione globale. Sulla base di tutte queste considerazioni, Laura Nelson Carney, Equity Investment Analyst di Capital Group, giunge alla conclusione che i titoli Biopharma oggi più forti sono destinati a diventarlo ancor più nel futuro. L’esperta di Capital Group spiega che sinora le aziende biotech e farmaceutiche se la sono cavata bene e si stanno dimostrando più resilienti di altri settori, con buoni risultati emersi dalla stagione degli utili del primo trimestre, che hanno visto quasi tutte le aziende del settore battere le attese e ribadire la guidance per l'intero anno, diversamente da molti altri settori.

LA PANDEMIA HA FATTO EMERGERE L’URGENZA DI ALTRE PATOLOGIE


L’esperta di Capital Group prevede che la gente continuerà ad avere bisogno di cure anche per patologie con effetti ancora peggiori del covid-19, a cui le aziende dovranno rispondere con una fornitura ininterrotta di farmaci. Il covid-19 infatti ha messo di fronte alla necessità di evitare un forte aumento della mortalità da cause diverse dalla pandemia, con i malati che non riescono ad avere accesso ai medicinali salvavita di cui hanno bisogno per malattie non legate al coronavirus.

VALUTARE LA STABILITA’ DI FLUSSI DI CASSA E DIVIDENDI


In generale, l’approccio di Capital Group ai titoli Biopharma è valutare la stabilità dei flussi di cassa e dei dividendi per le aziende più grandi, mentre per le aziende di piccole e medie dimensioni il focus è sulle riserve e le dimensioni della pipeline, per assicurarsi che possano resistere alla tempesta in corso. Inoltre Capital Group raccomanda cautela nei confronti di società concentrate su un singolo farmaco, in particolare quelli con meccanismi immunosoppressivi che aumentano il rischio covid-19.

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AFFIDARSI A CATENE DI FORNITURA STABILI E CERTE


Ma soprattutto l’esperta di Capital Group indica tre fattori importanti da considerare per l'impatto del covid-19 sul settore: la catena di fornitura/produzione, la domanda del mercato finale e gli studi clinici. La catena deve essere sicura e garantire sia la produzione che la capacità di soddisfare la domanda, mentre non bisogna dipendere da un solo paese o fornitore di materie prime e principi attivi. Per quanto riguarda la domanda, la sfida da fronteggiare sono le visite dei pazienti dai medici, calate drasticamente causa virus in Usa ed Europa, il che vuol dire nuove diagnosi in calo come i passaggi da un farmaco all'altro.

CON LA PANDEMIA IL BIOPHARMA STA ANCHE RICOSTRUENDO LA REPUTAZIONE


Ma l’esperta di Capital Group sottolinea che una delle più importanti implicazioni a lungo termine di covid-19 sull'industria biofarmaceutica è che questa sta ricostruendo la sua reputazione, perché oggi la gente vede il Biopharma come parte della soluzione e non come il problema. Inoltre prevede che anche una maggior collaborazione tra le aziende, insieme a un aumento delle operazioni di M&A con le piccole aziende innovative ma con capitali modesti, che verranno acquisite dalle grandi aziende farmaceutiche.
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