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Elezioni italiane: solo una “distrazione” di breve termine per la crescita

La forza ciclica mette in secondo piano le debolezze strutturali dell’economia. Attenzione alle sorprese positive dalla Germania.

25 Gennaio 2018 07:45
financialounge -  Candriam elezioni germania italia Morning News Nadège Dufossé

Secondo Nadège Dufossé, CFA, Head of Asset Allocation di Candriam Investors Group, le elezioni italiane si dovrebbero rivelare una distrazione di breve termine. Questo perché la forza ciclica pesa attualmente di più delle note debolezze strutturali dell'economia italiana e perché l’economia globale cresce in modo diffuso. Inoltre, la Germania potrebbe sorprendere positivamente gli altri paesi della UE.

“La ripresa italiana è diventata autosufficiente, in quanto sia la fiducia delle imprese (PMI Composite a 56,5 punti) che il sentiment dei consumatori (poco sotto il suo livello record) sono notevolmente migliorati dalla scorsa estate” sottolinea Nadège Dufossé, per la quale, in un orizzonte di medio termine, la sostenibilità del debito è migliorata, grazie al fatto che il tasso di interesse medio pagato sul debito in essere sta diminuendo, il tasso di crescita nominale è cresciuto e il saldo primario dovrebbe rimanere invariato. Non a caso, il FMI stima che il rapporto debito/PIL italiano toccherà quota 120% nel 2022, in calo dal 133% registrato nel 2017. Un contesto che, secondo Dufossé , dovrebbe avere un peso specifico maggiore rispetto all'incertezza dovuta alla tornata elettorale.

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Questo grazie anche alla nuova legge elettorale, il Rosatellum, che rende piuttosto improbabile un Governo formato da partiti anti-establishment. “Lo scenario più probabile è che si crei un parlamento sospeso, ma ciò non rappresenterebbe di per sé una minaccia per la zona euro, in quanto una grande coalizione potrebbe gestire la situazione” ipotizza Nadège Dufossé che poi però segnala un altro (inaspettato) fronte di potenziali notizie positive per l’Eurozona: la Germania.

Nel paese che rappresenta la più grande economia dell’Eurozona e che contribuisce maggiormente al bilancio dell'UE, una terza grande coalizione potrebbe porre fine alla fase di incertezza politica che ha paralizzato il programma di riforme europeo per diversi trimestri e aprire nuovi orizzonti. “L’attuale bozza di intesa della grande coalizione tedesca, pone in primo piano le questioni europee, richiedendo misure volte a rafforzare l'area dell'euro (compresa una proposta per trasformare l’ESM in un ‘Fondo monetario europeo’ operante nel quadro del diritto dell'Ue) e a migliorare il controllo fiscale e il coordinamento economico.

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Inoltre, la bozza prevede ulteriori finanziamenti tedeschi per migliorare la forza dell'UE. In breve, la Germania abbraccerebbe finalmente il processo di riforma dell'area dell'euro” precisa Nadège Dufossé. Insomma, visto il supporto offerto dal ciclo economico e l’atteggiamento accomodante della Banca centrale, l’attuale quadro di opportunità per rafforzare l'Eurozona è favorevole: il Consiglio Europeo del 22-23 marzo potrebbe segnare l’inizio di un'agenda più ambiziosa.
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