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Il cambiamento climatico come un’opportunità d’investimento

L’adattamento ai cambiamenti climatici è già in corso e per gli investitori esistono delle opportunità da cogliere, spiegano gli esperti di CANDRIAM

di Antonio Cardarelli 23 Dicembre 2019 11:00
financialounge -  cambiamento climatico Candriam Elisa Vergine finanza sostenibile Koen Popleu

Pochi mesi fa Forbes, sulla base del rapporto di un importante broker, ha stimato in 50mila miliardi di dollari la mole di investimenti globali necessari entro il 2050 per affrontare il cambiamento climatico. Fare delle previsioni esatte è difficile, ma una cosa è certa: serviranno molti soldi per questa emergenza. E più tardi verrà affrontata, maggiori saranno gli investimenti necessari.

DELUSIONE DALLA COP25


Nei giorni scorsi la Cop25 di Madrid si è chiusa praticamente con un nulla di fatto. La sensazione è che ancora troppi paesi non vogliano affrontare seriamente il cambiamento climatico. Tuttavia, gli investitori possono guardare al cambiamento climatico da due prospettive: come una sfida e come un’opportunità.

DUE TIPI DI AZIONI


Secondo Koen Popleu, Senior Fund Manager di CANDRIAM, e Elisa Vergine, Lead ESG Analyst on Environmental Investment & Research di CANDRIAM, le azioni per affrontare il tema del cambiamento climatico sono di due tipi: mitigare i potenziali cambiamenti climatici futuri e adattarsi ai mutamenti del clima che sono già emersi.

ENERGIE RINNOVABILI


“Alcune azioni - spiegano gli esperti di CANDRIAM - vengono in mente più facilmente, come ad esempio la riduzione delle emissioni di C02 attraverso lo sfruttamento dell'energia solare e delle altre energie rinnovabili, l’impiego di auto elettriche e il miglioramento dei trasporti di massa. Oppure l’impiego di nuove batterie e altre tecnologie di accumulo per immagazzinare energia solare, energia eolica o turbo-generata, da utilizzare quando non c’è il sole e metodi agricoli che necessitano di meno acqua ed emettono meno gas serra”.

CATASTROFI NATURALI IN AUMENTO


Tuttavia, l’adattamento ai mutamenti climatici già in atto rappresenta la seconda “enorme opportunità per gli investitori”. Secondo i dati di Munich Re, il numero di catastrofi naturali legate al clima è raddoppiato tra il 1990 e il 2018 e le azioni di contrasto sono già partite., Le aziende di sementi, per esempio, stanno sviluppando nuove tipologie di colture resistenti alla siccità oppure, in città a rischio inondazione come Tokyo e Copenaghen, sono in fase di realizzazione costose strutture di controllo.

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TRANSIZIONE ENERGETICA DISORDINATA


Se in caso di “transizione energetica controllata” gli investimenti saranno ingenti, la cifra potrebbe crescere molto di più nell’ipotesi di una transizione caotica, che purtroppo ad oggi sembra essere molto concreta. Nonostante i ritardi dei governi, sottolineano Popleu e Vergine, le dimensioni attuali del mercato sono considerevoli. Oggi il 26% della produzione globale di energia elettrica arriva da fonti rinnovabili, una quota che entro cinque anni dovrebbe arrivare al 50%. “Si tratta di una crescita significativa in un mercato già di considerevoli dimensioni. Si tratta di molti pannelli solari, turbine eoliche, spese di progettazione… e opportunità di investimento” sottolineano Popleu e Vergine.

LE OPPORTUNITÀ DA SFRUTTARE


Un altro importante settore da tenere in considerazione è quello della mobilità elettrica. Alla fine del 2018 erano in circolazione circa 5,2 milioni di veicoli elettrici nel mondo (dati Iea) e nel prossimo decennio è prevista una crescita annua composita del 20%. Inoltre, le nuove regole edilizie in vigore imporranno la costruzione di edifici a energia quasi zero. Senza dimenticare, infine, che la finanza sta facendo la sua parte con la riduzione dei finanziamenti per le imprese che emettono carbonio. “Il futuro è ora. I cambiamenti climatici possono essere un’opportunità di investimento unica”, concludono Koen Popleu ed Elisa Vergine.
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